Zaia: sanzioni alla Russia ed embargo tragedia per nostro sistema produttivo
Lunedi 6 Ottobre 2014 alle 17:08 | 0 commenti
Sono tre gli obiettivi fissati dalla deliberazione approvata oggi dalla Giunta regionale per superare i gravissimi problemi all'economia veneta creati dalla messa al bando della Russia di prodotti agroalimentari, tessili, dell'abbigliamento e della meccanica provenienti dai Paesi dell'UE, compresa l'Italia, come "rappresaglia" ai paesi che stanno applicando le sanzioni nei confronti della stessa Russia per la questione Ucraina.
Il primo è dare mandato pieno al presidente Luca Zaia per attivare ogni azione politico diplomatica utile per superare lo stato di reciproche sanzioni e di embargo tra l'UE e la Federazione Russa. Il secondo è di incaricare l'Avvocatura regionale di verificare la fattibilità di un ricorso, sia in sede europea che nazionale, per rimuovere il regime delle sanzioni applicato dall'UE. Il terzo e ultimo obiettivo è quello di individuare azioni a sostegno dei produttori e delle imprese colpite dall'embargo russo.
"Faremo di tutto - ha  detto Zaia presentando il provvedimento -. per uscire dall'embargo che  per noi è una tragedia e che ci costa perdite enormi in quanto la Russia  è per il Veneto un mercato d'elezione, che crea ricchezza e lavoro Una  tragedia per il nostro sistema produttivo che si poteva tranquillamente  evitare, ma è prevalsa purtroppo la ‘sindrome del chihuahua', quella di  chi è piccolo piccolo e abbaia tanto, ma il primo cane vero che passa se  lo sbrana. Pur rispettando i ruoli  noi abbiamo innanzitutto l'obbligo  di difendere fino in fondo i nostri concittadini, mettendo in  discussione una scelta che non condividiamo in nessun modo e che si  poteva a nostro avviso assolutamente evitare. Il contenuto essenziale di  questa azione è quello di far sì che le merci del Veneto tornino a  raggiungere un mercato indispensabile per il nostro sistema produttivo  come quello russo".
Peraltro anche il Consiglio regionale del Veneto  si era espresso sulla questione approvando il mese scorso una Risoluzione  che impegnava la Giunta e il Presidente ad attivare ogni utile azione  politico-diplomatica che potesse contribuire a superare le cause che  hanno determinato l'applicazione delle sanzioni da parte dell'UE e il  conseguente embargo russo.
"Il Veneto, quindi, conferma appieno il suo legame con la comunità russa - ha concluso Zaia - e non solo dal punto di vista economico ma anche culturale e sociale".
Nel 2013  l'export del Veneto verso la Russia - si legge nella deliberazione - è  stato pari a oltre 1 miliardo e 835 milioni di euro, tra prodotti  alimentari di qualità, ortofrutta, manifattura, macchinari,  telecomunicazioni, mobili, calzature, pelletterie e settore moda,  registrando + 9,3% rispetto al 2012 e, nel dettaglio, +19,6% nei  prodotti alimentari e + 13,2% nel settore della moda. Le province più  attive nell'export con Mosca sono Vicenza, Treviso, Padova e Verona. Un  embargo troppo lungo rischia di interrompere le relazioni commerciali  sin qui costruite - si evidenzia nel provvedimento approvato dalla  Giunta regionale - e di consentire ad altri competitors di sostituirsi  alle nostre imprese venete e agli operatori economici e commerciali che  fanno da tramite.
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