Zaia: Napolitano ha ragione, Federalismo vittima di ruvida censura
Mercoledi 2 Febbraio 2011 alle 19:43 | 0 commenti
Luca Zaia, Regione Veneto - "Come sempre colgono nel segno le parole del Presidente Napolitano sulla figura e la rilevanza storica di Carlo Cattaneo. Non sono tanti quelli che, in un clima diffuso di neocentralismo, si ricordano di Cattaneo, il quale, come tanti altri illustri federalisti, è stato cancellato dai libri di storia e quindi dalla memoria collettiva di questa nazione".
Lo ha detto il presidente della Regione Veneto Luca Zaia, commentando le parole del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano sul ruolo fondamentale svolto da Carlo Cattaneo e da altri federalisti nel processo unitario. "Riconosciuto quel che è doveroso riconoscere al Presidente Napolitano - continua Zaia - non si tratta certo di una dimenticanza casuale. Tutto il movimento federalista, da Cattaneo a Gioberti, fino ad arrivare ad Einaudi e Sturzo, non è stato solo dimenticato: il termine più adatto per definire questo processo di rimozione è ‘censura'. Come molte altre cose avvenute in questo squarcio di storia italiana, anche l'emarginazione culturale del movimento federalista è figlio di una censura deliberata, il prodotto di quel pensiero unico che si è voluto instillare nelle scuole, nelle università , attraverso i libri e i manuali, fino a innestarsi nel sentire comune. Cosicché l'unico valore riconosciuto è diventato quello del centralismo, che ha ruvidamente tagliato fuori tutto ciò che non era incasellabile o riproducibile in questo schema."
"È arrivato il momento - conclude il presidente Zaia - di far entrare aria nuova nelle stanze della storia e della cultura popolare. È l'aria nuova del federalismo, del resto, già redatta dai padri costituenti e mai applicata in questi sessant'anni. Bisogna riscoprire il valore vivissimo di un pensiero che nell'autonomia e quindi in una struttura federale vedeva, giustamente, l'unica possibilità di libertà e di autentica unità per la nazione."
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