Quotidiano | Categorie: Politica, Immigrazione

Zaia: migranti a Cesuna pretendono cibo etnico, accontentiamoli e rimandiamoli in Africa

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 22 Ottobre 2015 alle 15:16 | 0 commenti

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Regione Veneto

“L’ho detto cento volte e torno a ripeterlo: chi rifiuta il cibo (leggi qui... ndr) che gli viene offerto, non scappa certo dalla fame o dalla miseria, e non ha la minima voglia di accettare la nostra cultura. Questi immigrati dovrebbero imparare il messaggio che ci è stato trasmesso dai nostri nonni, migranti spesso pure loro: non si critica ciò che ti viene offerto con generosità, chi ha fame non dice mai no alla mano che offre il pane.

Il prefetto di Vicenza, a questo punto, li accontenti: se rifiutano la nostra pastasciutta e vogliono cibo etnico, siano rimandati immediatamente a casa loro dove evidentemente il pane non manca”. 

Il presidente della Regione Luca Zaia commenta così la rivolta dei 26 migranti ospitati a Cesuna, che mercoledì sono scesi a Vicenza per manifestare il loro “disagio” e promettendo di rifarlo se non saranno accontentati entro sabato.

“Leggo – dichiara Zaia – che avrebbero preso la corriera di linea senza pagare il biglietto, nel frattempo hanno ottenuto di essere spostati da un hotel a un altro che sarebbe più di loro gradimento. Oggetto della protesta è anche la Coop che li ha presi in carico ma che, testualmente, ‘non fa abbastanza’, senza contare il fatto che dicono di annoiarsi sull’Altipiano di Asiago ora che l’estate è finita e i villeggianti se ne sono andati. Trovo vergognoso che questi 26 ragazzi in ottima salute, corpulenti e abili al lavoro, provenienti da Paesi non certo in guerra, siano mantenuti a spese di cittadini veneti che faticano a portare in tavola un piatto di pasta, altro che cibo etnico. Suggerisco al Prefetto di accontentarli, di chiudere subito la pratica per il riconoscimento di uno stato di profugo che evidentemente non spetta a chi rifiuta il nostro cibo, e di rimpatriarli come da norma di legge. Chiedo poi al governo, che due settimane fa aveva annunciato con toni trionfalistici che l’Europa si sarebbe presa in carico soggetti di questo tipo, cosa stia aspettando a liberare Cesuna dalla presenza di migranti, evidentemente non soddisfatti e stanchi della nostra ospitalità”.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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