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Zaia e l'immigrazione: "il sistema della Giustizia messo in crisi dal buonismo"

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 11 Marzo 2016 alle 18:25 | 0 commenti

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Regione Veneto
"La gestione confusa e buonista del problema immigrazione sta mettendo in crisi non solo i territori, ma anche uno dei cardini della vita di un paese, come il sistema della giustizia. E’ bene che l’Italia si interroghi sul fatto che possa essere sufficiente il pronunciamento di una commissione autorevole, il cui diniego si esprime sulla base di documenti e della storia personale del richiedente. Anche in questo caso va snellita la burocrazia, perché non si diventa profughi per ricorso”.

Lo dice il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia, intervenendo sulle questioni legate al forte aumento dei ricorsi da parte degli immigrati ai quali è stato negato lo status di rifugiato e ai problemi che ne derivano per il funzionamento della Giustizia.
“Bisogna evitare –dice Zaia - la beffa di migliaia di persone che ricevono un diniego, ma ricorrendo ottengono almeno un anno di ulteriore permanenza con relativo costo di 35 euro al giorno, e l’intasamento delle aule di giustizia, dove lavorano Magistrati paurosamente sotto organico, e degli studi legali”.
“Il colmo – aggiunge il Governatore – è poi che questa sorta di garantismo buonista, poco razionale e molto ideologico, finisce per colpire i profughi veri che, dopo essersi visti riconoscere lo status, vengono di fatto gettati in strada senza arte né parte e senza più quei 35 euro al giorno che invece continuano a essere riservati ai 2 terzi dei richiedenti che non ne hanno diritto in quanto immigrati economici, ma che hanno fatto ricorso”.
“Per volersi occupare di tutti – conclude Zaia – si finisce per trascurare i bisognosi veri. Questo è ingiusto e grave. Questa è la differenza tra buonismo e solidarietà”.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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