Zaia con Marchionne: Italia è incompatibile con la libera impresa
Mercoledi 31 Luglio 2013 alle 17:01 | 0 commenti
Regione Veneto  - "Spesso ricevo rappresentanti di multinazionali che vengono a presentarmi progetti chiavi in mano che prevedono investimenti e nuovi posti di lavoro per il Veneto. L'unica cosa che davvero li preoccupa è di non rimanere invischiati nell'Ufficio complicazione affari semplici, nei rinvii e nei paradossi burocratici, nell'intrico di regole e di leggi che si smentiscono l'un l'altra.
Ha ragione Marchionne: l'Italia è diventata incompatibile con la libera impresa e l'unica secessione reale la stanno facendo le nostre aziende fuggendo decentrando verso zone d'Europa dove la pressione fiscale è equa, gli adempimenti sono umani. Nel frattempo Roma cosa fa? Dorme...".
E' il commento del Presidente del Veneto, Luca Zaia, alle dichiarazioni dell'Amministratore delegato della Fiat, durante la recente riunione con gli analisti, secondo cui "le condizioni industriali in Italia restano impossibili".
"Decine di adempimenti su ogni bicchiere di vino che viene prodotto da imprenditori veneti che stanno mostrando la polvere ai francesi, una pressione fiscale che ha superato ogni limite mondiale e si aggira fra il 65 e il 68 per cento - prosegue Zaia - sessantotto dichiarazioni per svolgere una attività , anche minima, di import-export; peregrinazioni fra decine di uffici per svolgere adempimenti; 31 miliardi di costo l'anno per adempiere a tutti gli obblighi di legge e dai 30 ai 100 giorni di lavoro rubati dalla burocrazia al lavoro in impresa".
"Non lamentiamoci poi se gli investimenti non prendono in considerazione il nostro paese - conclude Zaia - insomma, stiamo ammazzando definitivamente le imprese e la voglia di intraprendere".
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.