Zaia: al Veneto adeguate risorse per la giustizia
Sabato 29 Gennaio 2011 alle 13:47 | 0 commenti
Luca Zaia, Regione Veneto - "Una Regione come il Veneto che ogni anno regala allo Stato centrale sette miliardi di euro ha diritto a una giustizia efficiente, con risorse adeguate alle necessità . Sono certo che le relazioni del procuratore generale Pietro Calogero e della presidente della Corte d'appello Manuela Romei Pasetti e le loro denunce sull'inadeguatezza delle risorse per la giustizia non sono una critica al Governo, quanto piuttosto una giusta denuncia di una situazione insostenibile. Mi riconosco totalmente nel loro appello in difesa di valori comuni".
Così il Presidente dalla Regione del Veneto Luca Zaia commenta gli interventi e i dati emersi in occasione dell'inaugurazione dell'anno giudiziario a Venezia.
"E' iniquo - prosegue il presidente Zaia - che Regioni che si distinguono per sprechi, inefficienze e incapacità gestionale abbiano mezzi uguali e qualche volta scandalosamente superiori alle risorse del Veneto. Da tempo la presidente Romei Pasetti segnala la disorganizzazione e le carenze del sistema giudiziario nella nostra Regione. La mole dei procedimenti pendenti nel Veneto, quasi 250 mila cause civile e 57 mila procedimenti penali, indica che questa è una vera emergenza, sulla quale non è più possibile chiudere gli occhi. Non si può che essere pienamente d'accordo con il dottor Vittorio Borraccetti che giustamente denuncia l'impostazione sabauda del sistema giudiziario e auspica che si possa ripartire dalle esigenze e dalle conformazioni dei singoli territori".
"Il Veneto - prosegue Zaia - deve tornare ad essere uno dei centri nodali dello Stato nei confronti dei cittadini, con un magistratura in grado di lavorare con efficacia, efficienza e celerità . I temi della ragionevole durata del processo e del principio di uguaglianza di fronte alla legge richiamati oggi sono questioni che riguardano la libertà di tutti i cittadini perché una giustizia che non funziona significa una democrazia monca".
Commendando i dati sul sovraffollamento carcerario del Veneto dove contro una presenza regolamentare di 1815 detenuti e una soglia tollerabile di 2.848 a ottobre 2010 c'erano 3.295 reclusi, il governatore veneto ha ricordato che "in carcere ci vanno persone che hanno diritto a una punizione giusta e non possono essere considerate reiette e abbandonate in strutture orribili e fatiscenti". "In particolare - aggiunge Zaia - la troppo lunga carcerazione preventiva è una grave incrinatura del patto sociale. Da mesi la Regione del Veneto sta lavorando con il ministero della Giustizia per offrire tutto l'aiuto possibile nel reperire strumenti e luoghi in grado di restituire decoro alle nostre strutture detentive. Garantisco al procuratore Calogero, alla presidente Romei Pasetti e a tutta la magistratura le più viva attenzione di tutta la Regione su questi temi fondativi del patto sociale e istituzionale".
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