Zaia: acconto alluvione, soldi già nelle casse delle tesorerie per comuni di prima fascia
Venerdi 17 Dicembre 2010 alle 18:33 | 0 commenti
Luca Zaia, Regione Veneto - I soldi degli acconti per i Comuni più alluvionati del Veneto sono già nelle casse delle banche delle casse tesoriere degli enti locali. Agli altri Comuni arriveranno lunedì, in ogni caso prima di Natale. La notizia l'ha data ai giornalisti lo stesso presidente della Regione Luca Zaia, Commissario per il superamento dell'emergenza alluvione, firmando stamani l'ordinanza che individua le quattro fasce dei comuni che hanno lamentato i maggiori danni e assegna loro un complesso di 105 milioni di euro.
Di questa somma, circa 90 milioni vanno ai 25 Comuni di prima fascia, cui è stata erogata una somma pari al 30 per cento del danno dichiarato e formalizzato, il resto agli altri, con una percentuale di copertura del danno che varia dal 20 per cento per i Comuni di seconda fascia, al 15 per cento per quelli di terza e al 10 per cento per i Comuni della quarta e ultima fascia.
"I sindaci, veri angeli custodi dei loro territori - ha ribadito Zaia nel presentare il provvedimento alla stampa - hanno la massima autonomia di stabilire come a loro volta suddividere, tra cittadini, imprese e opere pubbliche, questo primo acconto, che abbiamo dato sulla parola, sul dichiarato appunto. Se volevamo fare presto dovevamo fidarci, e io mi fido dei miei concittadini". Per le spese dell'emergenza sono inoltre stati assegnati 9 milioni alle amministrazioni provinciali: 3 ciascuna a Padova e a Vicenza; un milione ciascuna alle Province di Belluno, Treviso e Verona..
"Abbiamo dato ritmo alla squadra del Commissario, che ha lavorato sodo e che ringrazio - ha aggiunto - permettendoci di erogare gli anticipi a un mese e 17 giorni di distanza dal disastro". Nella triste graduatoria dei Comuni maggiormente danneggiati questi sono i primi tre posti: 19.700.032 euro sono andati a Vicenza; 13.885.500 a Casalserugo nel padovano; 8.740.019 a Monteforte d'Alpone nel Veronese e a seguire gli altri (Vedi tabella allegata).
"Abbiamo dato un acconto - ha spiegato ancora Zaia - per due motivi: il primo è che per il resto abbiamo bisogno della contabilità minuta; il secondo è che siamo pronti per i controlli a campione. Se a qualcuno abbiamo dato più del dovuto faremo un recupero, anche forzoso, se qualcuno ha barato farà i conti con la giustizia: questi sono soldi pubblici, che vengono dalle tasse dei cittadini e non un euro deve andare a chi non ne ha diritto".
Continua intanto la raccolta di fondi di solidarietà , ormai prossima ai 3 milioni di euro; molte le iniziative in programma: da quella di Autogrill che verserà l'intero introito del ricavato dei prodotti veneti nei suoi punti vendita italiani nei giorni di Natale a Santo Stefano, ai tanti grandi atti di generosità che si registrano quotidianamente. Per un'iniziativa del cui contenuto Zaia non ha voluto fare anticipazioni, sarà a Padova il 22 dicembre Ennio Doris, presidente della Banca Mediolanum.
Il censimento portato a termine dai Comuni fa registrare un danno dichiarato di 457 milioni, meno di quanto conteggiato nei giorni dell'alluvione. "Daremo i soldi, entro una quota massima del 75 per cento, a imprese, famiglie e opere pubbliche danneggiate - ha detto ancora Zaia - ma teniamo conto che rimane aperta la grande partita delle opere di mitigazione, quelle che ci servono per evitare che, a parità di precipitazioni, si ripeta il disastro di ottobre - novembre. Stiamo lavorando alla messa a punto delle progettualità e dei fabbisogni, ma già sappiamo che servirà oltre un miliardo".
Dona 2 euro per il Veneto: sms 45501. Conto Corrente Solidarietà : Unicredit SpA - intestazione "Regione Veneto - Emergenza Alluvione Novembre 2010" - CODICE IBAN: IT62D0200802017000101116078; codice BIC SWIFT UNCRITM1VF2
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