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Zaia a fianco di Coldiretti contro l' "invasione" del riso asiatico

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 11 Luglio 2014 alle 15:59 | 0 commenti

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Regione Veneto - “Aderisco con tutta la forza e la convinzione possibili alla protesta della Coldiretti contro l’ennesimo attentato alla tipicità dei prodotti agricoli, in questo caso il riso, e contro la scellerata libera circolazione addirittura senza dazio, di produzioni asiatiche prive di qualsiasi tracciabilità, che rappresentano un grave problema di qualità e anche, lasciatemelo dire, dal punto di vista della salute”.

Lo ha detto oggi il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia, incontrando una delegazione di Coldiretti Veneto guidata dal direttore regionale Pietro Piccioni che, nell’ambito di un’iniziativa nazionale, sta protestando oggi contro il massiccio ingresso di riso asiatico (quello cambogiano ha avuto un aumento di importazioni del 360% nel 2014) nel mercato italiano. In questa situazione, secondo Coldiretti, si sono anche moltiplicati i pericoli per la salute, tanto che il sistema rapido di allerta europeo ha effettuato quasi una notifica alla settimana per riso e derivati provenienti dall’Asia con presenza di pesticidi non autorizzati e assenza di certificazioni sanitarie.

“E’ un problema serio da affrontare con serietà e celerità, sia a livello comunitario che nazionale – ha detto Zaia – e non sarebbe male che si usassero le forze dell’ordine più per cacciare queste porcherie che arrivano da fuori che per rincorrere pensionati che lavorano nei vigneti”.

“Il semestre italiano di presidenza europea – ha incalzato il Governatore del Veneto – deve adoperarsi con urgenza perché Bruxelles attivi la clausola di salvaguardia che ogni Stato può chiedere in questi casi, pena il perpetuarsi di una concorrenza spregiudicata a tutto scapito del Made in Italy e delle migliaia di agricoltori che coltivano riso buono e di qualità tracciata, etichettata e garantita, come nel caso delle 120 aziende venete che gestiscono 3 mila ettari di risaie e contribuiscono in qualità e in quantità alla produzione nazionale”.

”Siamo al fianco della Coldiretti – conclude Zaia – nel porre con tutta la forza la questione del valore identitario del prodotto e della sicurezza alimentare e nel ricordare al sempre più distratto burosauro europeo l’irrinunciabilità della tracciabilità, dell’etichettatura e della tipicità dei prodotti”.

Leggi tutti gli articoli su: Coldiretti, Regione Veneto, Riso, Pietro Piccioni

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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