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“Welcome Refugess”, Bocciodromo lancia campagna cittadina accoglienza profughi

Di Edoardo Pepe Martedi 8 Settembre 2015 alle 16:13 | 0 commenti

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Il Centro sociale Bocciodromo di via Rossi a Vicenza diffonde l'appello intitolato "A piedi scalzi, per la dignità e i diritti", con i nomi dei primi firmatari, legato alla campagna cittadina “Welcome Refugess” per sviluppare il tema e la pratica dell'accoglienza dei profughi a Vicenza. Domani sera, mercoledì 9 settembre, alle ore 20.30, gli organizzatori hanno inoltre convocato un'assemblea nel piazzale della Stazione Fs di Vicenza: "portate dei sacchi a pelo, per discutere pubblicamente come costruire sia la partecipazione della nostra città alla Marcia delle donne e degli uomini scalzi al Lido di Venezia".

Il testo dell'appello:
Costruiamo la partecipazione alla marcia delle donne e degli uomini scalzi di venerdì 11 settembre al Lido di Venezia. Una marcia per i diritti, la dignità, per una politica europea inclusiva e aperta, per ribadire l’opposizione ai Cie, veri e propri lager per migranti.
Le immagini che ci giungono da Budapest, dall’Austria, dalla Germania, dove migliaia di profughi e richiedenti asilo hanno marciato lungo le strade che portano al cuore dell’Europa, ci fanno capire che l’idea stessa del nostro continente ridotto a una fortezza non sta più in piedi. Il dramma delle guerre, della povertà e inaccessibilità ai mezzi di sostentamento, dei cambiamenti climatici, spingono milioni di persone a spostarsi, a migrare dalla propria terra in cerca di condizioni di vita migliori.
Sono migliaia quelli che hanno perso la vita in cerca di un futuro negato nei paesi di provenienza. I nostri mari sono diventati dei cimiteri, i nostri confini terrestri delle trappole dove si può morire asfissiati nel container di un camion nella speranza di riuscire ad oltrepassarli. C’è voluta l’indignazione suscitata da una foto, quella del corpicino inerme di Aylan, morto mentre lui e la sua famiglia cercavano di fuggire da Kobane e dai tagliagole dell’Isis, per scuotere le coscienze.
La straordinaria solidarietà dimostrata attivamente da migliaia di cittadini europei, che si sono prodigati in questi giorni nell’aiutare e accogliere donne, uomini e bambini in arrivo da Budapest, ci dice chiaramente che un’altra Europa è possibile. Un’Europa che non si fonda su fili spinati,
basi militari, lager per migranti come i Cie che il sindaco Variati vorrebbe fosse realizzato a Vicenza, quanto invece sui diritti e la solidarietà.
Facciamo nostro l’appello di decine di personalità dello spettacolo, del giornalismo,del cattolicesimo di base, dell'associazionismo, del mondo della politica e dei centri sociali, destinato a tutti e tutte coloro che credono nell'umanità e nei diritti, per costruire il prossimo 11 settembre una marcia della dignità e dell’accoglienza al Lido di Venezia, in questi giorni sotto i riflettori di tutti i media per la mostra del cinema.
E' arrivato anche a Vicenza il momento di decidere da che parte stare. Noi stiamo dalla parte di chi in questi giorni con la sola forza delle proprie gambe ha aperto muri, confini e soprattutto un'altra idea di Europa.


Troviamoci mercoledì 9 settembre alle ore 20.30 nel piazzale della Stazione Fs di Vicenza, portando dei sacchi a pelo, per discutere tutti e tutte assieme pubblicamente come costruire sia la partecipazione dalla nostra città alla Marcia delle donne e degli uomini scalzi al Lido di Venezia sia una campagna cittadina comune “Welcome Refugess” per sviluppare il tema e la pratica dell'accoglienza a Vicenza.

Primi firmatari
Rosella Pizzolato, Morteza Nirou, Nora Rodriguez, Emanuele Currò, Stefano Poggi (Presidente Associazione Nuova Sinistra), Nur Brijawi, Barbara Mantiero, Anna Vincenzi, Cs Bocciodromo, Adl Cobas, Polisportiva Independiente, Coordinamento Studentesco Vicenza, Possibile Vicenza, Gas No Dal Molin, Davide Vittorelli - coordinatore cittadino di SEL, Sinistra Ecologia Libertà Vicenza, Sara Mahrach.

Per aderire: [email protected]

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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