I titoli bancari sostengono i listini, in particolare Morgan Stanley, Goldman Sachs, JP Morgan e BofA. In rosso il comparto petrolifero.
Seduta incredibile sul mercato americano, dopo una partenza in netto ribasso ed una prima ora di contrattazione debole ecco che improvvisamente sui book cominciano ad arrivare sempre più numerosi gli ordini di acquisto e gli indici a stelle e strisce iniziano un recupero che ha del miracoloso. Tornati in parità , però, arriva la "breaking new", Standard & Poor's starebbe per degradare l'Ue, per la precisione l'ha messa sotto osservazione con creditwatch negativo.
I tagli riguarderebbero, poi, anche 30 enti locali, fra cui Roma, Parigi Madrid, Barcellona e la regione della Baviera, insomma una decisione senza precedenti, proprio alla vigilia del Consiglio europeo che sarà seguito da un vertice fra Sarkozy, Merkel, Draghi ed i vertici dell’Ue.
Insomma una polveriera, ed ora? La situazione come minimo è ingarbugliata, ma guardando cosa è accaduto a Wall Street pare proprio che il mercato abbia fiducia e non si sia lasciato intimorire, come detto il recupero degli indici a stelle e strisce ha assunto il carattere dell’eccezionalità . Perché comprare?
A questo punto viene dato per certo un taglio dei tassi nell’eurozona, ma di quanto? Se prima era plausibile lo 0,25% ora i 50 basis points diventano un “minimo sindacaleâ€. Arrivare così ad un tasso di riferimento dello 0,75% per la zona euro sarebbe un minimo storico davvero impressionante e difficile da pronosticare soltanto poco più di un mese fa.
Certo occorre dare fiato all’economia asfissiata da manovre economiche che, non si può negarlo, risultano fortemente recessive, ma i margini per operare sono davvero minimi, c’è anche chi, a questo punto, prevede un taglio di 75 punti base, il segnale sarebbe forte ma … più la medicina ha forti effetti collaterali e più la malattia da debellare deve essere grave.
Ok, analizziamo ora quali sono stati i titoli che si sono maggiormente mossi in questa seduta al di là dell’Atlantico.
Dow Jones (+0,38%) miglior indice di giornata. Dopo la notizia del probabile downgrade dell’Ue e di quasi tutte le principali Banche della zona, risulta difficile giustificare che in vetta alla classifica odierna si trovano i due titoli del comparto e precisamente,
JP Morgan (+2,32%) e Bank of America (+1,90%). A seguire troviamo il difensivo
Johnson & Johnson (+1,51%) .
Sul fondo invece di nuovo
Caterpillar (-1,12%), quindi
Wal-Mart (-0,46%) e Kraft (-0,44%). S&P500 (+0,20%) analogo comportamento per l’indice più rappresentativo dell’economia statunitense, svettano i titoli bancari con
Morgan Stanley (+4,58%), Goldman Sachs (+3,92%), quindi
Unitedhealth (+2,17%). Molto pesante il comparto oil con
Halliburton (-6,10%), Baker Hughes (-3,94%) e Schlumberger (-2,04%). Nasdaq (-0,01%) termina invece sulla parità l’indice tecnologico aiutato da tre forti rialzi:
Micron Technology (+7,26%), Netflix (+5,61%) e First solar (+4,08%). In numero maggiori i titoli terminati in rosso, ma con variazioni più contenute:
NII Holdings (-2,54%), Electronic Arts (-2,42%) e Research in Motion (-2,29%). Il clima è rovente, attendiamoci altri colpi di scena.
Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro e VicenzaPiu.com