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Volontariato, da Regione 2 mln di euro per progetti antipovertà

Di Note ufficiali Venerdi 22 Giugno 2018 alle 18:25 | 0 commenti

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L’avviso pubblico scade il prossimo 16 luglio: la Regione Veneto - comunica una nota - ha messo a bando oltre due milioni di euro (per l’esattezza 2.034.128 euro del fondo ministeriale per il terzo settore) per finanziare iniziative e progetti di organizzazione di volontariato e associazioni di promozione sociale. I finanziamenti previsti, da un minimo di 35 mila ad un massimo di 70 mila euro, andranno a sostenere i progetti più efficaci in materia di contrasto alla povertà, inclusione sociale, contrasto alla violenza di genere, invecchiamento attivo, promozione della cultura del volontariato tra i giovani e nelle imprese.

“A distanza di 8 anni dall’ultimo bando regionale di finanziamento pubblico organico ai progetti del volontariato – sottolinea l’assessore al Sociale Manuela Lanzarin – con questa iniziativa si rimette in moto in Veneto la ‘leva’ del sostegno pubblico al terzo settore. In questi anni la Regione ha sostenuto con proprie risorse progetti specifici, come il trasporto solidale, gli empori della solidarietà o i progetti anti-tratta. Con questo bando, che utilizza i fondi ministeriali assegnati alle Regioni per il Terzo settore, la Regione si rivolge a tutto il mondo del terzo settore per promuovere la capacità di solidarietà e di innovazione sociale del proprio volontariato organizzato: ricordo che in Veneto un abitante su 5 risulta impegnato in una delle 2379 organizzazioni di volontariato o delle 1518 associazioni di promozione sociale iscritte al registro regionale. Il Veneto ha una ricchissima e solida tradizione di volontariato e cittadinanza attiva: sostenerne l’attività e i progetti significa investire nel welfare di comunità, nella rete spontanea di aiuto e solidarietà che si crea tra istituzioni, associazioni, famiglie e singoli volontari. La cultura della solidarietà è una risorsa preziosa e indispensabile per il welfare di comunità, per fronteggiare i tanti bisogni della società contemporanea, dai problemi dell’invecchiamento a quelli della disabilità e dell’esclusione sociale. Anche se il Veneto è tra le prime regioni in Italia per valori di Pil , occupazione e benessere, ci sono 870 mila veneti in serie difficoltà, oltre 300 mila rinunciano alle cure mediche per mancanza di risorse, più di 430 mila sono senza casa o non hanno una abitazione degna di questo nome”.

“Il bando regionale intende premiare la capacità del volontariato organizzato di trasformare idee innovative in servizi, prodotti e soluzioni capaci di rispondere a bisogni sociali creare al tempo stesso valore economico e sociale per il territorio e la comunità – prosegue l’assessore – Nell’assegnazione dei finanziamenti daremo priorità ai progetti di rete, che promuovono il parternariato tra associazioni e tra volontariato ed enti locali privilegiando le iniziative che creano inclusione sociale, aiutano disabili e persone senza dimora, contrastano le solitudini involontarie. Saranno favorite le iniziative strutturate nel territorio, che hanno una loro solidità e capacità di continuare nel tempo e che si reggono anche con quote di cofinanziamento”.

Le risorse del bando andranno a coprire le spese vive, secondo regole precise, pensate per premiare le iniziative di vera solidarietà sociale: quindi nessun rimborso per acquisti immobili o mezzi, ma contributi per spese di progettazione, funzionamento, per risorse e servizi strumentali, e rimborsi delle spese vive ai singoli volontari o di eventuali prestazioni professionali necessarie e opportunamente documentate. Saranno esclusi dai finanziamenti le iniziative che già beneficiano di contributi pubblici, nazionali o europei.

I progetti finanziati dovranno avere una durata non inferiore ai nove mesi e concludersi entro ottobre 2019.

Leggi tutti gli articoli su: Manuela Lanzarin, Regione Veneto

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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