Volontariato, Csv di Vicenza vs Co.Ge. Veneto: intrighi di Palazzo e segreti di pulcinella
Lunedi 25 Maggio 2015 alle 00:40 | 0 commenti
Il vizietto all'italiana dei due pesi e due misure non è un cosa del passato. Nell'intricata faccenda del Centro Servizi per il Volontario di Vicenza, da noi ampiamente trattata, l'unico dato certificato, ad oggi, è proprio questo, anche se non mancano gli spunti per retroscena politici. L'accesso alla delibera con la quale il Co.Ge ha commissariato il Csv è tuttora segretato, nonostante le ripetute richieste del documento (anche nostre), ma è riservato solo nelle dichiarazioni tecniche e formali della presidente dell'ente di controllo, Silvana Bortolami.
Il classico segreto di pulcinella, per dire, a riguardo di una delibera che ha già fatto il giro del mondo e della stampa "de regime de noantri", ma che di certo non è ancora nella mani della pubblica opinione.  La conferma di questo vezzo arriva da una lettera che ieri (24 maggio, 2015, ndr) Marco Gianesini, presidente di Volontariato in Rete, ha spedito all'indirizzo del presidente Bortolami.
Nella comunicazione si scopre che in realtà la delibera è già stata spedita da tempo a una mailing list da fare invidia al settore marketing delle compagnie telefoniche e anche a un nome eccellente quale il vescovo di Vicenza. "Riscontro la comunicazione del 18 c.m. con la quale mi viene chiesta l'autorizzazione a comunicare a terzi la delibera del Co.Ge in quanto "i dati contenuti nella delibera contengono informazioni di carattere personale" scrive Gianesini, che sottolinea: "Devo evidenziare a riguardo che: il Giornale di Vicenza pare essere già in possesso del testo della delibera n. 7 del Co.Ge. (come facilmente ricavabile dalla lettura degli articoli pubblicati) e che il sig. Francesco Magarotto (membro del Co.Ge.) ha inviato copia della suddetta delibera all'AVIS Regionale del Veneto che, il 29 aprile u.s., ha provveduto a inoltrarla ai seguenti indirizzi" Segue lunga lista di indirizzi che per motivi di privacy non è corretto pubblicare. Privacy nel vero senso della parola, non quella di un fortino dalle mille sfacettature e intrecci tali da dover usare la fastidiosa parola "Palazzo" in un settore, come quello del volontariato nel quale il palazzo dovrebbe essere aperto a tutte le persone che con il loro lavoro offrono dignità a chi trova oggettiva difficoltà a ottenerla in un sistema in cui i segreti e il potere sono sempre al di sopra del bisogno.
Di certo, seguendo questo sistema, presto pubblicheremo quelle "informazioni di carattere personale" citate da Bortolami. Almeno stando alle parole di Gianesini il quale, nella lettera, si rivolge alla presidente specificando: "(le informazioni) alle quali Lei ha fatto riferimento sono già state ampiamente diffuse e ritenere superflua ogni autorizzazione alla divulgazione sia di queste, sia di altre informazioni sul medesimo argomento".
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