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Volksbank-Marostica, guerra di nervi

Di Redazione VicenzaPiù Sabato 4 Ottobre 2014 alle 13:01 | 0 commenti

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Di F.E.

Guerra di nervi tra Banca popolare dell'Alto Adige e Banca popolare di Marostica sulla possibile fusione. I vertici dell'istituto vicentino si attendevano dal cda della popolare altoatesina, riunito ieri, un'integrazione dell'offerta vincolate per la fusione. Con la scadenza della trattativa ormai vicina (il 30 ottobre), da Bolzano non è arrivato nulla (nell foto Giuseppe Bottecchia, presidente cda della Popolare marosticense,ndr).

Solo un sorriso tranquillizzante del presidente Otmar Michaeler a fine seduta: «Entro un paio di settimane ci saranno novità, terremo informati i soci e i media». Nulla di più, in ossequio al patto di riservatezza. Il cda Volksbank riterrebbe esaustiva la proposta formulata il 10 settembre alla delegazione trattante di Marostica, advisor compresi, meglio precisata il 15 settembre con un apposito documento. A questo punto, la banca diretta da Johannes Schneebacher attende una risposta di Marostica entro il 28 ottobre, ultima data utile per avviare la procedura di fusione, che durerebbe 120 giorni, con il prossimo bilancio. Altrimenti i tempi slitterebbero ulteriormente, con il rischio di far saltare la trattativa. Da Marostica nessun commento ufficiale, ma trapela che le garanzie su quanto Bolzano aveva promesso nell'offerta vincolante non sono ancora arrivate: il rischio che scadano i termini senza un accordo c'è tutto. Bolzano avrebbe offerto a Marostica il salvataggio del marchio per alcuni anni, una fondazione per investimenti sul territorio, mantenimento dei livelli occupazionali nelle 61 filiali, ruolo di coordinamento anche delle 27 filiali venete di Volksbank e adeguata remuneratività per i 7.000 soci. Il gruppo che nascerebbe avrebbe 195 sportelli, 1.500 dipendenti e 48mila soci. Per Volksbank (134 filiali 40mila soci e mille dipendenti) sarebbe un'espansione rapida, ma non indispensabile. Per Marostica sembra una via obbligata, pena il commissariamento. I nervi sono tesi. Ma forse è solo il gioco delle parti.

Da Il Corriere dell'Alto Adige


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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