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Vittime della tratta, Manuela Lanzarin: "non è solo prostituzione, in Veneto oltre 3500 persone a rischio"

Di Note ufficiali Mercoledi 10 Ottobre 2018 alle 11:29 | 0 commenti

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Il 18 ottobre si celebra la 12° Giornata Europea contro la Tratta di esseri umani - recita un comunicato della Regione - istituita dalla Commissione Europea per sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sui fenomeni di sfruttamento nell’ambito sessuale, sfruttamento lavorativo, accattonaggio forzato ed economie illegali forzate (spaccio e furti). In Europa si calcola che siano quasi un milione le persone vittime di tratta e/o di grave sfruttamento nel continente europeo. Ogni anno in Italia oltre 6000 persone vengono ascoltate dai uno dei 21 progetti anti-tratta italiani: di esse circa 1000 entrano in un programma di assistenza e protezione come vittime di gravi reati.

Per richiamare l’attenzione su questi fenomeni, il Dipartimento delle Pari Opportunità, il Numero Verde Nazionale contro la Tratta (800 290 290), il Progetto N.A.Ve (Network Antitratta Veneto) di cui il Comune di Venezia è capofila e la Regione Veneto regista, hanno organizzato una settimana di eventi e iniziative nelle città del Veneto e in altre città italiane, con diffusione di materiale informativo e il lancio di palloncini arancioni con l’hashtag/slogan #liberailtuosogno.

 

Dal 12 ottobre fino a giovedì 18 nelle città di Venezia, Padova, Verona, Rovigo, Treviso e Vicenza si svolgeranno mostre, dibattiti, proiezioni, laboratori, pedalate sociali, spettacoli culturali, presentazioni di libri e tavoli di approfondimento rivolti ai giovani delle scuole e alla comunità locale sul fenomeno della tratta di esseri umani. Il filo conduttore del programma di quest’anno sarà in particolare lo sfruttamento in ambito lavorativo, fenomeno diffuso in tutta Italia e non solo nel comparto agricolo.

 

Il progetto N.A.Ve, tramite il lavoro di rete multi-agenzia con istituzioni, servizi, Forze dell’Ordine e Autorità giudiziaria, opera per garantire i diritti, offrire protezione alle vittime e promuovere il contrasto delle reti criminali.

 

Il lavoro quotidiano degli operatori ha consentito di contattare nell'anno in corso in Veneto oltre 3500 persone a rischio di tratta nel mondo del lavoro e della prostituzione, di attivare oltre 400 valutazioni di potenziali vittime di tratta e di garantire protezione, assistenza e in inserimento socio lavorativo ad un centinaio di donne e uomini vittime di tratta.

 

“Il fenomeno della tratta non è solo sfruttamento sessuale della prostituzione – sottolinea Manuela Lanzarin, assessore al sociale della Regione Veneto – ma comprende anche sfruttamento lavorativo, caporalato, accattonaggio, matrimoni forzati, riduzione in schiavitù. E’ un fenomeno pervasivo e sommerso, difficile da identificare. Ma che può essere prevenuto e contrastato solo se tutte le ‘agenzie’ del territorio si mettono in rete e lavorano insieme. Questo è il valore del network antitratta in Veneto: lavorare con una logica di ‘filiera’ tra pubblico e privato, tra forze dell’ordine, istituzioni locali e privato-sociale, consente di fare prevenzione, di intercettare le mafie criminali e di aiutare le persone a denunciare e a recuperare dignità e futuro in un quadro di legalità, contrastando illegalità, sfruttamento, caporalato e lavoro nero. La settimana veneta di sensibilizzazione e preparazione della Giornata europea del 18 vuole promuovere un’attenzione consapevole e alimentare la speranza perché ogni persona possa veder rispettati i propri diritti e vivere libera da ricatti e vessazioni”.

Nel sito del Numero Verde nazionale (www.osservatoriointerventitratta.it), nella sua pagina Facebook e nella pagina Facebook dedicata alla 12esima Giornata Europea contro la Tratta è possibile consultare il programma delle iniziative che si svolgono nelle città che hanno aderito alla campagna di sensibilizzazione.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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