Vitalizi, Toniolo (NCD): sì ad una legge nazionale di riforma
Venerdi 28 Novembre 2014 alle 16:05 | 0 commenti
NCD - "I tempi sono difficili per tutti. Il mio pensiero va soprattutto a quelle famiglie senza reddito e a quelle persone che vivono con pensioni da fame: mi pare una cosa di buon senso che anche gli ex consiglieri possano essere pronti a rinunciare a parte del vitalizio, visto che la maggioranza di loro riceve una pensione per il lavoro o la professione svolta!" Lo afferma il presidente della Commissione bilancio del Consiglio regionale del Veneto Costantino Toniolo (NCD), già autore di diverse iniziative volte alla spending review (soppressione società regionali "inutili", soppressione CdA degli Ater, tetto ai compensi degli amministratori degli enti regionali e così via) dopo aver appreso dell'impopolare iniziativa autoconservativa messa in atto dagli ex consiglieri regionali che fa seguito alla volontà del Governo di ridimensionare i vitalizi degli ex parlamentari e consiglieri regionali.Â
"Se il Governo vuole introdurre un taglio dei vitalizi bisognerebbe anche mettere mano ad una riforma delle pensioni (forse più necessaria)", spiega Toniolo, "per salvaguardare comunque il lavoro politico-amministrativo svolto da queste persone che nel periodo di carica pubblica hanno probabilmente dovuto tralasciare la loro professione e a volte non hanno potuto pagare i contributi!"
"Sappiamo però che per tutti non è così", prosegue Toniolo: "un libero professionista eletto ci ha sicuramente rimesso, un lavoratore dipendente del privato in parte, ma un dipendente di un ente pubblico non ci ha rimesso per nulla!"
"Oggi le risorse che si spendono in Consiglio regionale per i vitalizi dei consiglieri sono veramente importanti, tali da poter essere utili per rimpinguare i capitoli di bilancio volti al sostegno alle famiglie in difficoltà o al sociale", continua Toniolo. "E evidente anche che i vitalizi sono oramai un diritto acquisito, e sarà difficile abolirli", considera il Presidente della Commissoine Bilancio. "Una riflessione seria e complessiva sul cumulo di pensione e vitalizio va fatta sicuramente a livello nazionale in questa fase di riforme". E sottolinea Toniolo: "va anche assolutamente previsto un tetto massimo per gli assegni delle pensioni in modo da evitare certi eccessi definiti pensioni d'oro!"
"Va comunque salvaguardato il diritto ad un reddito dignitoso", conclude Toniolo, "per tutti i cittadini in tarda età , una volta cessata l'attività lavorativa, compresi coloro che hanno dedicato la loro vita ad amministrare con cariche politiche gli enti pubblici, legislativi e governativi: un diritto che però non deve diventare un privilegio anche se sono del parere che va premiato il merito di coloro che hanno dedicato una fase importante della prorpia vita al bene comune!"
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