Quotidiano | Categorie: Politica

Violenza sulle donne, Sergio Berlato: integrazione per una vera emancipazione femminile

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 24 Novembre 2016 alle 15:11 | 0 commenti

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Consiglio regionale del Veneto

“Le iniziative che caratterizzano l’importante Giornata internazionale contro la violenza sulle donne sono tutte apprezzabili per il forte e significativo messaggio che veicolano”. Questo il messaggio, affidato ad una nota, di Sergio Berlato (FdI-AN-MCR), che sottolinea tuttavia “come tali momenti di riflessione non possano limitarsi a fare da cornice ad un evento, o al massimo a mettere in evidenza qualche discussione in più su un argomento tanto delicato”. “Nel mondo - prosegue Berlato - ci sono ancora moltissime situazioni in cui la figura femminile, per ragioni storico, sociali, religiose, o semplicemente per tradizione, viene considerata inferiore, non degna di avere gli stessi diritti degli uomini, trattata poco più di un animale domestico, una cosa ormai inaccettabile”.

“Queste situazioni - informa il consigliere regionale - le riscontriamo più volte anche tra gli immigrati considerati, almeno sulla carta, regolari, presenti addirittura da decenni nel nostro territorio”.

“Mi riferisco - precisa il Presidente della Terza Commissione consiliare - per fare un esempio concreto e verificabile quotidianamente da tutti, a quella consistente comunità di immigrati di origine magrebina e di religione islamica, che  non permette alle proprie mogli, sorelle o figlie, di avere una vita sociale indipendente, di vivere secondo i nostri usi e costumi, imponendo loro addirittura chi frequentare, chi sposare e isolandole al punto di impedire loro di conoscere il Paese che le sta ospitando”.

“Nei nuclei familiari dove non c’è volontà di integrazione- afferma Berlato - si registrano spesso situazioni di violenza, abusi e sopraffazioni a danno dei soggetti più deboli, e qui la violenza sulle donne non solo non è condannata ma addirittura considerata la normalità”.

Sergio Berlato conclude affermando come “da una parte sia giusto analizzare ed intervenire a tutti i livelli per diffondere una cultura in cui l’emancipazione della donna sia vista non più come una conquista, ma come un elemento fondante della nostra società, tuttavia, non possiamo cadere nell’ipocrisia, sottovalutando determinate situazioni in nome di una politica sull’immigrazione priva di regole e controlli”.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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