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Violenza sulle donne, Manuela Lanzarin: "anche il linguaggio dei media è prevenzione"

Di Note ufficiali Giovedi 31 Maggio 2018 alle 15:42 | 0 commenti

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“La cultura del rispetto tra uomo e donna - afferma in una nota della Regione Veneto l'assessore Manuela Lanzarin - si impara da piccoli, con l’apprendimento delle prime parole e dei codici primari di comportamento. Ma si continua a coltivare, giorno dopo giorno. I media hanno in questo una grande responsabilità: un titolo, un servizio, il taglio di una foto, un ‘post’ su FB, possono esprimere solidarietà o condanna, suggerire empatia con le vittime o con i carnefici, banalizzare un facile giudizio, conformare logori stereotipi oppure suggerire chiavi di lettura più complesse”.

E’ quanto ha sottolineato l’assessore al sociale presentando oggi a Venezia, nella sede della regione, il corso di formazione per giornalisti promosso dall’ordine dei giornalisti e dai centri antiviolenza di Padova, Belluno e Venezia nell’ambito del progetto “L’otto per tutte” finanziato dalla Regione Veneto con i fondi del Piano di azione nazionale contro la violenza sessuale e di genere.

Il piano di azione del Veneto – ha ricordato l’assessore – sostiene una rete di 43 strutture tra centri di ascolto e case protette e ha investito un milione di euro nella formazione degli operatori sanitari del sistema dell’emergenza e dell’urgenza, finalizzata a creare una rete di ‘sentinelle’, di servizi e di centri territoriali attenti a prevenire, identificare e contrastare la violenza di genere. Ma il piano finanzia anche progetti di comunicazione, di iniziativa pubblica e privata, per sensibilizzare, educare e mettere in dialogo persone, esperienze, risorse e servizi. L’obiettivo ultimo è favorire la cultura del rispetto della persona sia negli stessi operatori sia nell’opinione pubblica in modo da abbandonare luoghi comuni e modelli pre-costituiti e, soprattutto, insegnare a riconoscere segnali di allarme per contrastare le relazioni fondate sul disequilibrio e sopraffazione.

“Il fenomeno delle relazioni affettive violente e, più in generale, delle sopraffazione di genere va letto sotto molteplici punti di vista e in tutte le sue dimensioni – ha esortato l’assessore - proteggendo la dignità delle donne, ponendo attenzione ai minori coinvolti, ma cercando di lavorare anche con i soggetti ‘maltrattanti’, decodificando e depotenziando i circuiti perversi che si instaurano tra vittima e carnefice. Prevenire la violenza sulle donne e, soprattutto, episodi di recidiva con esiti spesso mortali significa anche porsi il tema impervio e non sempre affrontato di come trattare i perpetratori di violenze”.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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