Vinicio Capossela, concerto-prologo per Vicenza Jazz questa sera al Teatro Comunale
Lunedi 2 Maggio 2011 alle 12:17 | 0 commenti
New Conversation - Vicenza Jazz - Nell'attesa del vero e proprio inizio della sedicesima edizione di New Conversations - Vicenza Jazz, che prenderà il via il 6 maggio per proseguire poi attraverso decine di concerti sino al 14 maggio, il festival vicentino inizia a ‘riscaldarsi' con un concerto-prologo che ha tutti i caratteri dell'evento speciale. Questa sera al Teatro Comunale (inizio ore 21) arriverà infatti Vinicio Capossela (foto Elettra Dallimore Mallabyi), per l'unica data in Veneto del suo tour "Marinai, Profeti e Balene".
Per tutto il programma di Vicenza Jazz 2011, visibile in forma completa sul sito www.vicenzajazz.org, sono attive le prevendite al Teatro Comunale, on-line e nelle sedi della Banca Popolare di Vicenza. Alcuni concerti (Arturo Sandoval, Hiromi Uehara e Paolo Fresu) sono già praticamente esauriti per cui chi è interessato farà bene ad affrettarsi.
New Conversations - Vicenza Jazz 2011 è organizzato dall'assessorato alla cultura del Comune di Vicenza, in collaborazione con Aim Vicenza, Trivellato Mercedes Benz e con l'associazione Panic JazzClub, con il contributo della Regione Veneto e del Ministero per i beni e le attività culturali, oltre che con il sostegno di Intesa Sanpaolo, Confcommercio Vicenza, Confindustria Vicenza e molti altri sponsor.
"Marinai, Profeti e Balene" è il nuovo disco di Vinicio Capossela, fresco di stampa (è uscito il 26 aprile). Dal 27 aprile ha preso il via quello che si preannuncia come un lunghissimo viaggio nei teatri italiani, che in Veneto toccherà la sola città di Vicenza.
"Marinai, Profeti e Balene" è un Vinicio in formato extra-large, ben 19 pezzi inediti (erano ormai tre anni che non se ne sentivano da Capossela): sono storie di mare, musiche stratificate come gusci madreperlacei, sonorità che richiamano l'elemento acquatico veleggiando in giro per porti e baie, dal mediterraneo greco alle coste indonesiane dell'oceano indiano. Ispirato per metà dalle avventure marine di Melville e per la restante parte dai viaggi per mare omerici, Capossela insegue se stesso, interpretando sia Achab che la balena bianca, sia Ulisse che le sirene. Dal vivo lo assistite una ‘ciurma' di musicisti che comprende Mauro Ottolini (trombone, conchiglie, ottoni, flauti, kalimba, temporale), Achille Succi (ance, flauti, shakuhachi, shehnai, tin whistle), Alessandro "Asso" Stefana (chitarre, banjo, baglama), Glauco Zuppiroli (basso), Zeno De Rossi (batteria, conga, gong delle nuvole, teste di morto), Francesco Arcuri (sega musicale, campionatore, steel drum, saz santoor), Vincenzo Vasi (theremin, campionatore, marimba, voce, glockenspiel).
Vinicio Capossela è nato ad Hannover nel 1965. Venti anni dopo si trasferisce in Italia per studiare al conservatorio, ma presto approda a New York dove compie una importante gavetta suonando nei locali notturni. "All'una e trentacinque circa", del 1990, è la sua prima pubblicazione discografica, seguita l'anno successivo da "Modì". Ma è con "Camera a Sud", del 1994, che arriva il successo. Da allora Capossela ha prodotto altri cinque dischi, a volte anche con lunghe pause, cosa che dimostra la ponderazione con cui medita ogni uscita. In questo suo percorso artistico l'iniziale piglio circense e scanzonato ha lasciato via via il passo a una vena più intimistica e misticheggiante, evidente nei più recenti lavori: "Signore proteggi" e "Da solo".
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