Vigile rischia un occhio dopo un'aggressione. Zaia: sono più tutelati i delinquenti
Domenica 13 Marzo 2016 alle 15:09 | 1 commenti
Regione Veneto
“Il primo pensiero va al coraggioso agente della polizia locale bassanese al quale auguro di poter guarire e superare questo difficile momento. Ma il sentimento che prevale di fronte a una situazione come quella verificatasi a Bassano, purtroppo tutt’altro che episodica in un Paese come il nostro dove sono più tutelati i delinquenti che le brave persone, è quello di profonda indignazione: non è più sopportabile che la violenza e l’inciviltà condizionino così pesantemente le nostre viteâ€.
“Questa vicenda – prosegue il presidente veneto – mette in netta evidenza l’inadeguatezza dello Stato, delle sue leggi e della sua organizzazione in materia di salvaguardia dei cittadini. Basti pensare che la legge quadro sull’ordinamento della polizia municipale risale al 1986 ed è evidentemente obsoleta e inadeguata: dopo trent’anni le condizioni sociali e di sicurezza urbana, le esigenze di controllo e i pericoli per la comunità sono notevolmente mutati, ma nulla è stato fatto per riportarsi al passo con i tempiâ€.
“Come i fatti di cronaca ci raccontano quotidianamente – sottolinea Zaia –, il lavoro di chi opera nella polizia locale non è sempre meno rischioso di quello degli addetti degli altri organi di Polizia. Anzi, proprio per le scelte assurde dei governi centrali che hanno progressivamente depauperato i Corpi di Polizia e l’Arma dei Carabinieri, sia in termini di uomini che di mezzi, i vigili urbani sono chiamati sempre più spesso a intervenire sul fronte dell’ordine pubblico. E cosa ha fatto, per esempio, il governo Monti nel 2011: ha pensato bene di escludere dal riconoscimento della causa di servizio per infortuni sul lavoro gli appartenenti alla Polizia localeâ€.
“Queste professionalità vanno incentivate, difese e non penalizzate come oggi fa lo Stato italiano – conclude Zaia –, perché la sicurezza è un bisogno primario dei cittadiniâ€.
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