Vigilanza volontaria caccia e pesca, provincia: approvato regolamento
Martedi 3 Luglio 2012 alle 17:36 | 0 commenti
Provincia di Vicenza - Lo scorso 26 aprile il Consiglio Provinciale approvava all'unanimità (Pietro Collareda unico astenuto) il primo Regolamento Provinciale per il Coordinamento dell'Attività di Vigilanza volontaria in materia venatoria e alieutica sul territorio della Provincia. Il primo nel senso che, in modo del tutto anomalo, Vicenza era una delle poche Province d'Italia a non avere ancora disciplinato l'attività delle guardie volontarie.
Una carenza che il Consiglio ha colmato dando non tanto e non solo applicazione alla normativa nazionale e regionale che affida proprio alla Provincia il coordinamento di questo servizio, ma soprattutto riconoscendo in maniera formale un'attività di volontariato preziosa per il nostro territorio. «Le guardie volontarie - precisa il commissario Attilio Schneck - sono veri e propri bracci operativi della Provincia, un supporto fondamentale per la nostra Polizia Provinciale sia per il controllo di caccia e pesca che per una corretta informazione sulla pratica di queste attività . Un'azione che è tanto più incisiva quanto più è coordinata e svolta da persone adeguatamente formate. Queste sono le considerazioni che ci hanno spinti, su proposta dell'ex assessore Marcello Spigolon, ad elaborare ed approvare un regolamento che fissi i paletti entro i quali deve svolgersi l'attività di vigilanza volontaria: non per limitare o vincolare, ma per coordinare e rendere più efficace». Il Regolamento stabilisce i compiti delle guardie volontarie, definisce i requisiti per la loro nomina (comprese la sospensione e la revoca), fissa i dispositivi di riconoscimento (uniforme, placca con numero di matricola, tesserino), detta regole pratiche sul coordinamento e sull'organizzazione del servizio. Prevede una collaborazione tra Provincia, associazioni e Prefettura per l'organizzazione di corsi di formazione e per garantire un costante aggiornamento, vista la complessità delle materie e alla continua evoluzione della normativa in tema di caccia e pesca. La formazione di squadre miste, ossia composte da agenti appartenenti ad associazioni di diversa estrazione (cacciatori, pescatori, ambientalisti) ha il chiaro obiettivo di garantire un comportamento uniforme e razionale nei rapporti con l'utenza. «Sono certo - conclude Schneck- che l'applicazione del Regolamento ci darà la possibilità di intensificare i servizi sul territorio, in particolare nelle zone protette, riconoscendo un ruolo di primo piano a persone che, in maniera volontaria e gratuita, si dedicano alla difesa del nostro patrimonio ambientale: una ricchezza che, anche nelle intenzioni della Provincia, va difesa e valorizzata».
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