Vicenza-Spezia 2-3
Domenica 30 Dicembre 2012 alle 17:12 | 0 commenti
Il girone di ritorno comincia come quello dell'andata: lo Spezia ci castiga sugli errori e mortifica il tentativo di riscossa. La squadra di Breda conduce il gioco ma riesce solo a limitare il passivo con i gol Martinelli e del redivivo Malonga su rigore. Grande contestazione a fine match della curva e panchina a rischio
ANTEPRIMA- La roulette biancorossa riparte, al Menti c’è da vendicare la prima sconfitta della squadra di Breda con lo Spezia che aveva trovato un gol-vittoria in extremis di Sansovini. A sorpresa mister Serena tiene il bomber in panchina assieme a Di Gennaro, sistemando un 4-3-1-2 diretto nei metri finali da Crisetic per la coppia di talenti inespressi Antenucci-Okaka. Breda conferma le anticipazioni lasciando Malonga e Plasmati in panca, si rivede Pinardi in attacco con Semioli e Giacomelli,  in difesa c'e' Pisano per Camisa (squalificato).
PRIMO TEMPO 0-2 Il sole smagliante invita a giocare dietro l’insidia del freddo: dopo solo un minuto Padalino si scontra con Madonna che rimane a terra ed è costretto a lasciare il campo in barella, al suo posto entra Mario Rui. All’8 Pisano  concede ad Okaka il modo di ricevere palla e girarsi per un tiro deviato in corner. Il duello si rinnova sullo scatto, prevale ancora il possente centravanti con un diagonale che Coser devia e la difesa spazza.  Solo al 20’ ci affacciamo davanti a Iacobucci, sulla punizione di Pinardi proveniente da destra, Semioli va in anticipo di testa ma gira sui cartelloni. La partita si accende al 26’: Brighenti si fa rubare palla a metà campo e Antenucci in contropiede viene steso da Pisano al limite dell'area e per fortuna rimedia solo un cartellino giallo. Dalla punizione di seconda, Porcari indovina un tracciante di rara potenza che dal vertice sinistro si insacca sotto l’incrocio. Peccato perché il Vicenza fin qui non demerita e sale fluido,  ma i liguri contrastano con mestiere, Baracani dirige all’inglese e lascia correre,  nessun dubbio però sull’ammonizione ad Antenucci che stende Semioli: poi però su punizione ci manca l’uomo che la metta dentro (36').  Non che Lo Spezia faccia sfracelli, seppur imbottito di attaccanti e allora in tempo di festa regaliamo la gioia del gol a un difensore. E’ il 42’:  Coser ha appena salvato in angolo un inserimento di Mandorlini che schiaccia a fil di palo. Ma dalla bandierina, l’estremo difensore non esce su Benedetti che in area piccola sovrasta Castiglia e lo scavalca: 0-2. Il pubblico inveisce e la panchina di Breda scricchiola, eppure è l'ennesimo errore da calcio piazzato a difesa schierata, sul quale il mister centra poco. Sarebbe importante accorciare le distanze, un assist di Castiglia si impenna sulla schiena del marcatore e chiama Iacobucci al volo plastico in corner. Mani nei capelli al 48' nei lungo recupero, perchè Martinelli spreca da due passi con una sforbiciata in area piccola tanto bella quanto da schiaffi che a porta vuota sibila oltre il montante.
SECONDO TEMPO 2-3 Al rientro c’è Laczko per Di Matteo: serve un marcatore puro, anche se Brighenti a destra era apparso molto più in affanno. Con pazienza il Lane si rimbocca le maniche, resta volitivo e costringe lo Spezia ad arretrare. La formazione di Serena concede al 58’il gol della speranza, il buon piede di Giandonato imbecca Martinelli sul secondo palo che schiaccia in rete e si fa perdonare. Giusto il tempo di un amen, perché alla seconda ripartenza lo Spezia ci riporta sulla terra. Nel festival degli errori cade anche Semioli, palla persa,  si innesca il contropiede e Di Gennaro ha il tempo di freddare Coser con un finissimo tiro a giro nel palo lontano, proprio mentre un vigile del fuoco era in area a raccogliere un fumogeno. Il tempo di una fiammata insomma e il Vicenza di Breda perde colpi, tra i fischi. Eppure ha un’anima che gli consente di tentare il pari fino al termine.  Prima con un doppio tentativo Giacomelli-Malonga che imperversano sul primo palo: Iacobucci para. Poi su deviazione aerea di Plasmati che si fa apprezzare nella gestione della palla, non per i contrasti ancora molli. Il 2012 tra sofferenze indicibili, dà una chance di recuperare anche Malonga che a una manciata dal termine si incunea e viene spinto per il penalty del 2-3 a sei minuti dal termine più recupero. Ora o mai più, è stanca la formazione di Serena, in rimonta quella biancorossa che a tempo ormai scaduto stecca con un tiro di Castiglia, altissimo sulle reti della curva ospite che festeggia e insulta, il Vicenza dopo 50’ di recupero si lecca le ferite dei tanti errori. La speranza per i tifosi ora impegnati a contestare la squadra, è nella sosta lunga per trovare una via d’uscita, forse con un nuovo allenatore e un nuovo proprietario, sicuramente con maggiori capacità , fame e concretezza. Stavolta non deve passare altro tempo per ulteriori sviluppi.
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VICENZA-SPEZIA 2-3
VICENZA (4-3-3): Coser; Brighenti, Martinelli, Pisano, Di Matteo (46’ Laczko); Padalino, Giandonato, Castiglia; Semioli (63’ Malonga), Giacomelli, Pinardi (52’ Plasmati). In panchina: Pinsoglio, El Hasni, Mustacchio, Maiorino. All: Breda
SPEZIA (4-3-1-2): Iacobucci; Piccini, Benedetti, Goian; Madonna (5’ Mario Rui); Bovo, Porcari, Mandorlini; Crisetig (49’ Di Gennaro); Antenucci (87’Pasini), Okaka. In panchina: Mozzachiodi, Lollo, Izzillo, Sansovini. All: Serena
Arbitro: Baracani da Firenze. Assistenti: Vivenzi e Colella. 4°uomo: Merchiori.
Reti: 26’ Porcari, 45’ Benedetti,  58’Martinelli, 59’ Di Gennaro, 84’ Malonga su rig.
Note: cielo limpido, terreno in ottime condizioni. Spettatori 7159. Ammoniti: Pisano, Giandonato, Brighenti, Antenucci, Porcari, Bovo, Piccini. Angoli: 11-3. Recupero: pt 5’, st 5’
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