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Vicenza, una spugna che non assorbe più l'acqua

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Venerdi 12 Aprile 2013 alle 00:07 | 0 commenti

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Le polemiche sul cemento del Dal Molin sono state utilissime a chi dietro quelle ha trovato il modo di nascondere colate che per cubatura complessiva superano di gran lunga quella, comunque lavica, della base Usa. Battezzate a destra e benedette a sinistra, rispettose così tanto della sostanza del rispetto del territori, al di là di Vinca e Via concesse o dimenticate, da "cogenerare" i fatti alluvionali e da renderne tragiche le conseguenze già subite e inimmaginabili quelle future.

Non abbiamo alcuna pretesa tecnica ma ci spaventa il dissesto idrogeologico che suggerisce o fa temere anche la foto di Via Aldo Moro di fronte, ma è un realmente un puro caso, alla Ederle e che correda questa nota.

Preoccupata per una devastazione che è visibile a tutti quelli che non vogliano chiudere gli occhi per interessi diretti o per vigliaccheria pilatesca.

Anche se non fosse riscontrabile in una foto specifica come quella qui mostrata e scattata dopo mesi in cui quel terreno è rimasto sempre allagato, ne abbiamo parlato anche col sindaco Variati che ora ammette i danni ai drenaggi della base mentre ancora esclude problemi legati ai 3200 pali, lunghi 18 metri e con un diametro di 50 cm ognuno, conficcati nel terreno per fare da fondamenta alle nuove costruzioni.

Glieli abbiamo accennati i nostri timori sullo sfascio generale del territorio con una domanda il giorno in cui i timori sui drenaggi diventavano realtà ma già a novembre 2012, nel giorno della seconda, poi mancata, alluvione, gli mostrammo la foto dei terreni intorno a Viale Diaz allagati da una pioggerellina alle dieci di mattina della domenica poi chiusasi col cessato allarme.

Non osiamo sostenere che da quel giorno Achille Variati si sia preoccupato di più, e non solo a scopo di autopromozione politica, del dissesto palese dell'area fino ad arrivare alle sue recenti denunce e decisioni, ma vorremmo sperare che preoccupi lui e chi prima di lui ha permesso che il cemento diventasse il nuovo oro di Vicenza l'acqua che la città con la sua periferia non appare più in grado di assorbire, come se fosse una spugna totalmente intrisa e senza spazi ulteriori di assorbimento.

Variati, Hüllweck & c. il problema non è, solo, il Dal Molin ma il cemento che ha unito, uniformandole, le vostre amministrazioni: cambiare i costruttori non cambia il risultato.

Leggi tutti gli articoli su: ederle, dal molin, Acuqa, Viale Aldo Moro

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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