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Vicenza, sprint salvezza con il Lecce

Di Andrea Ragazzi Sabato 22 Maggio 2010 alle 19:00 | 0 commenti

 Centottanta minuti al termine del campionato cadetto, salvo poco auspicabili prolungamenti (leggi playout). Domani al Menti (ore 15,00) è testa-coda, con l'arrivo della capolista Lecce, che proverà a conquistare i punti della promozione matematica in serie A.

Punti che un Cesena birichino ha pensato bene di sfilare, venerdì scorso, dalla tasca dei salentini, di fronte ai trentamila del "Via del Mare" già pronti a festeggiare. Artefice della vittoria romagnola Malonga, già giustiziere del Lane qualche sabato fa, e complice un distratto Bergonzi, che allo scadere ha negato ai giallorossi un sacrosanto rigore per fallo di mano dell'ex vicentino Volta, su un colpo di testa di Marilungo destinato in fondo al sacco.

Risultato maledetto, per la truppa Maran, che anziché una formazione appagata e magari pure un po' brilla di felicità per il conseguimento anticipato dell'obiettivo stagionale, rischia di trovarsi di fronte undici incavolati per nulla propensi a regalare qualcosa.

1300 tifosi pugliesi al seguito della squadra (e le richieste erano più del doppio) saliranno in Veneto per accompagnare la squadra in massima serie. Squadra che, per inciso, in trasferta non ha mai perso colpi (e nemmeno partite) nel girone di ritorno: 5 vittorie e altrettanti pareggi.
Ma il Vicenza visto a Torino ha fornito segnali confortanti, per qualità e quantità di gioco, e può giocarsela alla pari con chiunque. Le molte occasioni da gol create non sono state concretizzate a dovere, ma è altrettanto vero che Sgrigna e compagni hanno letteralmente schiacciato nella propria metà campo una formazione in lotta per i playoff.
La società biancorossa ha risposto all'invasione pugliese con un 2x1 (paghi 1 biglietto, ne porti via due), che potrebbe portare ad un nuovo record di presenze, con un Menti pieno come in occasione del derby con il Padova. Certo, si spera in un match diverso, rispetto alla sonnolenta prestazione mirata a non farsi del male messa in campo con i biancoscudati. Ma questo, ça va sans dire, dipenderà in larga parte dalle radio.
In casa Vicenza (sest'ultimo, a quota 49, dopo la sconfitta di Torino) si tenderà l'orecchio soprattutto alle notizie provenienti da Mantova (46), dove i lombardi affrontano il Torino (64) e da Trieste, nella quale i giuliani (47) incontreranno l'Ancona (51).
In caso simultanea di sconfitta dei padroni di casa in quei due campi, l'aritmetico sest'ultimo posto-salvezza vicentino potrebbe pure arrivare con un pareggio domani, cumulato ad un altro, non certo impossibile, a Salerno, negli ultimi 90'.
Brescia (69) e Cesena (68), impegnate in casa rispettivamente con l'ultraretrocessa Salernitana (17) e il Modena (51), saranno invece le controllate speciali dei pugliesi (73).
La mancata vittoria di una delle due darebbe la matematica serie A alla truppa di De Canio, anche in caso di divisione della posta al Menti.
Dovessero arrivare, via etere, notizie confortanti per entrambe le squadre, è ovvio che la voglia di farsi male diventerebbe inversamente proporzionale a quella di far festa insieme, con un punticino a testa.

 

I PRECEDENTI. La tradizione, a Vicenza, è di equilibrio. Nelle undici partite fin qui disputate sul terreno del Menti sono 3 le vittorie biancorosse, 4 i pareggi e 4 le occasioni in cui i salentini sono stati corsari. La prima sfida in serie A è dell'aprile '98 e riporta a galla il nome di Nedo Sonetti, allora allenatore dei giallorossi e oggi ancora a libro paga del Vicenza. Fu 1-3 (doppietta di Palmieri e Piangerelli, gol della bandiera di Luiso), risultato delle ultime due occasioni in cui le due squadre hanno incrociato i loro destini all'ombra dei Berici. Nell'ultima, quella del gennaio 2008, la rete di Masiello fu vanificata da una doppietta di Tiribocchi e gol di Vives. All'andata, al "Via del Mare, 1-0 per i padroni di casa, con rete di Munari e un Vicenza sprecone che non riuscì a concretizzare le numerose occasioni per il pareggio.

 

LE PROBABILI FORMAZIONI. De Biasi deve fare a meno di bomber Corvia (al suo posto Marilungo, che la porta la vede comunque) e Giacomazzi, ma recupera in extremis l'algerino Mesbah, in rientro dal ritiro premondiale della sua nazionale. Nel settore offensivo, Di Michele davanti alle due punte, Defendi (o Baclet) e Marilungo. Maran dovrebbe optare ancora per Russo in porta. A fianco di Di Cesare, al centro della difesa biancorossa, ci sarà quasi certamente Giani, preferito ad un Giosa non al meglio. Al posto dello squalificato Braiati si rivedrà Rigoni. Questi i probabili 22 al fischio d'inizio:

VICENZA (4-4-2): Russo; Martinelli, Di Cesare, Giani, Brivio; Gavazzi, Rigoni, Botta, Di Matteo; Sgrigna, Bjelanovic. All. Maran

LECCE (4-3-1-2): Rosati; Angelo, Ferrario, Fabiano, Mesbah; Munari, Loviso, Vives; Di Michele; Defendi, Marilungo.

ARBITRI. Dirige Rosetti di Torino (Vicenza mai vincente e mai sconfitto con l'internazionale, 4 pareggi nelle partite da lui dirette, sarà un segno?) assistenti saranno Calcagno e Di Liberatore, quarto uomo De Faveri.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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