Vicenza - Spezia 0-3, è un monologo spezzino e i biancorossi non entrano mai in partita
Sabato 23 Aprile 2016 alle 22:58 | 0 commenti
Il 3-0 è forse troppo pesante ma il Vicenza non regge il confronto con una squadra da play off, targata Di Carlo.
Importante appuntamento casalingo per il Lane di Franco Lerda: ospite al Menti è infatti lo Spezia, formazione ambiziosa che sta rincorrendo, anche se con qualche difficoltà , l'obiettivo dei play off. In realtà , visto l'organico messo a disposizione prima a Bjelica e poi a Mimmo Di Carlo, la stagione dei bianconeri è stata sin qui un po' al di sotto delle aspettative. I liguri pagano una difesa che non è stata all'altezza di un centrocampo sostanzioso (Piccolo, Situm, Sciaudone, Pulzetti ecc.) e soprattutto di un attacco super che può contare sul duo Calaiò e Catellani oltre che su Nenè, assente però nella gara odierna.
Un avversario attrezzatissimo, dunque, secondo per peso specifico forse ai soli Cagliari e Pescara e che ha perso sin qui solo 5 partite in trasferta.
Il Vicenza, che deve forzatamente rinunciare allo squalificato Signori e all'acciaccato Ebagua, ripresenta la formazione che tanto bene ha fatto nelle ultime settimana, con Raicevic dal primo minuto in avanti. Lo Spezia, da parte sua, rinuncia ad una punta, Catellani, per infoltire la trequarti campo con Canadjia e Situm. I capitani delle squadre reggono uno striscione per Giulio Regeni. Giusto. Non ne ricordo di esposti per i nostri marò... Prende il via la gara con calcio iniziale dello Spezia, e per i primi minuti le squadre si studiano senza spingere sull'acceleratore. Al 10' però, su un calcio d'angolo degli ospiti c'è una grave indecisione di Benussi dopo il colpo di testa di Calaiò, della quale approfitta Errasti per spingere la palla in rete. Vanno vicini al raddoppio gli ospiti al 15' quando Piccolo batte al volo di collo pieno ma la traiettoria è appena a lato. Messo meglio in campo Lo Spezia tiene in mano la partita contro un Vicenza che mostra poche idee. Vanno comunque vicini al pari i biancorossi al 17' quando Vita pesca benissimo l'accorrente Brighenti la cui deviazione sfiora il palo alla sinistra di Chichizola. Ci prova al 20' Galano ma il suo tiro da fuori area finisce lontano dai pali. Ancora Spezia in avanti al 26' con Situm sul cui tentativo Benussi devia in angolo. Al 28' su un errore di Vita i bianconeri ripartono pericolosamente ma per fortuna del Vicenza sbagliano il passaggio finale. Al 30' cross dalla sinistra di Urso e Raicevic in volo cerca il colpo di testa che va però lontano dal bersaglio. Un minuto più tardi su calcio da fermo di Moretti, Adejo prova la deviazione aerea ma il pallone finisce sopra al montante. Ancora affettata la difesa berica al 36' quando Sciaudone inventa un passaggio filtrante per Canadjia il quale trafigge senza scampo Benussi. Difesa del Lane imbarazzante anche in questa occasione, ma il marcatore arrivava da dietro: dov'erano i centrocampisti? Non resta che vedere un tiro velleitario di Urso al 44' prima del triplice fischio del signor Nasca che manda tutti a prendere il tè. Sottotono la prima frazione del Vicenza, che ha lasciato giostrare a suo piacimento i bianconeri, senza mai alzare la linea del pressing. E gli uomini di Di Carlo, se lasciati giocare, si sono dimostrati formazione quadrata, incisiva e mobile, meritando sostanzialmente il vantaggio. Negli spogliatoi Lerda dovrà inventare qualcosa per cercare di raddrizzare una partita che a questo punto sembra già segnata...
Secondo tempo che inizia con il Lane che fa entrare subito Giacomelli al posto di un Galano apparso in precarie condizioni fisiche. Al 49' ci prova di testa Brighenti su palla ferma di Moretti ma senza fortuna. Al 59' ottimo cross dalla destra di Sampirisi e bel colpo di testa di Vita che però scheggia solo il palo. Il Vicenza prova almeno ad accorciare le distanze ma non sembra in grado di pungere e molti giocatori sono visibilmente sulle gambe. La partita dei biancorossi sta tutta nella punizione calciata da Moretti al 63', con un tiro velleitario e senza pretese che si perde abbontantemente a lato. Potrebbe invece andare ancora a segno lo Spezia al 65' quando su un cross di Migliore, Calaiò da solo non castiga Benussi. Ci prova Urso al 66' su cross di Sampirisi ma Chichizola para senza difficoltà . E arriva il terzo gol dei bianconeri al 72' quando il neo entrato Acampora lascia partire un forte tiro dai 30 metri sul quale Benussi dorme il sonno dei giusti, lasciando via libera al bolide. Il Vicenza non è mai stato in partita e questa nuova sventola chiude definitivamente ogni discorso. C'è ancora un timidissimo tentativo di Vita al 77', che rotola lemme lemme verso il portiere. L'unica novità degna di nota in casa biancorossa è l'ingresso di Dieye, giovane africano recentemente prestato alla Juve per il torneo di Viareggio, vinto proprio dai bianconeri. Il tiro centrale di Moretti scoccato all'87' e parato con facilità da Chichizola rappresenta l'unico intervento cui è chiamato nella ripresa l'estremo difensore ligure. Il signor Nasca decide che non c'è niente da recuperare (ignorando persino i tempi dei cambi) e chiude anzitempo le ostilità . Pagina amara per i biancorossi, che non solo interrompono il filotto positivo ma non entrano mai in partita.
LA PARTITA
Vicenza-Spezia 0-3 (p.t. 0-2)
Marcatori: 10' Errasti (S), 36' Canadjia (S), 72' Acampora (S)
Vicenza (4-2-3-1): Benussi, Sampirisi, Adejo, Brighenti, D'Elia (76′ Ligi) Moretti, Urso; Vita, Galano (45′ Giacomelli), Sbrissa; Raicevic (85′ Dieye). All. Lerda
Spezia (4-3-3): Chichizola; Martic, Terzi, Valentini, Migliore; Sciaudone, Errasti, Canadjia (70' Acampora); Piccolo, Calaiò, Situm (74′ Catellani). All. Di Carlo.
Arbitro: Nasca di Bari.
Note: Spettatori: 7.733 di cui circa 400 provenienti da La Spezia. In Curva Sud presenti rappresentanze dei supporters della Cremonese e della Reggiana. Calci d'angolo: 4-5. Recuperi: pt 1′, st nessun recupero.
LE PAGELLINE
D'ELIA, GALANO E RAICEVIC IN VERSIONE OSPEDALIERA. MALE BENUSSI E MORETTI. SI SALVANO I CENTRALI E VITA.
Benussi 4,5: dopo tante prestazioni positive anche l'estremo difensore berico incappa in una giornata no. Sul primo gol, la sua uscita appare incerta e timorosa, sul terzo l'errore è ancora più evidente: Acampora indovina un gran tiro, ma la distanza è quasi abissale e un portiere certi gol non deve prenderli mai...
Sampirisi 5,5: paga anche lui la giornata nera di tutta la squadra. In più di qualche occasione non sfodera la consueta sicurezza nelle chiusure ed è più timido del solito nelle puntate in avanti. Sfodera però alcuni cross dalla sinistra, che rappresentano gli unici tentativi dei biancorossi di far fruttare le fasce.
Adejo 6,5: è il migliore della difesa e anche se appare corresponsabile nel gol di Canadjia, per il resto è un baluardo saldo e sicuro quando i liguri spingono in avanti. Cerca anche di dare una mano in avanti nelle palle da fermo, senza fortuna.
Brighenti 6: ancora una partita gagliarda del Capitano. Lo Spezia arriva da tutte le parti e quasi sempre lui riesce a metterci una pezza. L'unica volta che sfonda davvero al centro è in occasione del 2-0 ma non è solo colpa dei centrali. Chi doveva seguire l'inserimento del centrocampista ospite?
D'Elia 5: praticamente non pervenuto. Tocca poche palle e quelle non sono certo importanti nell'economia della gara. Dalla sua parte la squadra traccheggia, senza mai riuscire a mettere in difficoltà gli avversari. Anche lui, tuttavia, ha giocato menomato per un guaio muscolare.
Moretti 4,5: purtroppo stavolta Federico toppa clamorosamente la gara. Sbaglia molti palloni, è deficitario nella mobilità , non sfrutta il suo tiro da lontano e si incazza troppo spesso con i compagni, dimenticando che la bacchetta di regìa tocca proprio a lui. E' anche beccato dal pubblico, forse per la prima volta, quest'anno.
Urso 5,5. si sa quel che può dare e quel che non può dare, questo ragazzo. In una zona nevralgica del campo entrata praticamente subito in possesso dei bianconeri, gira come una trottola impazzita, senza cavare ragni dal buco. L'impegno è tanto, ma la squadra avrebbe bisogno di geometrie e lui non è in grado di assicurarle.
Vita 6: inizia benino ma quando lo Spezia prende in mano la gara, anche lui perde via via brillantezza. A quel punto mette al servizio della squadra la corsa e la grinta, ma perde metri per ripartire. Coglie un palo esterno al 59' e comunque si guadagna la pagnotta.
Galano 4,5 (con giustificazione): il voto è ingeneroso, perchè l'ex barese paga più che altro una imperfetta (e prevista) condizione fisica. Resta il fatto che praticamente non becca palla e non riesce a saltare l'uomo, come gli riesce abitualmente. Va recuperato subito, perchè di pedina fondamentale trattasi.
Sbrissa 5,5: poco convincente la sua prima frazione di gioco, nella quale è spesso impreciso e poco produttivo in fase di costruzione di gioco. Migliora nella ripresa, quando sposta un po' il baricentro in avanti, anche se non riesce ad inserirsi pericolosamente tra le linee.
Raicevic 5 (con giustificazione): anche in questo caso l'insufficienza è facilmente spiegabile con le pessime condizioni fisiche del bomber montenegrino, sceso in campo stringendo i denti nonostante il dolore muscolare, per sostituire l'altro infortunato, Ebagua. Filip perde così tutti i duelli aerei con Luci e evidenzia la mancanza di quel guizzo in più che l'ha portato ad essere il capocannoniere biancorosso.
Giacomelli 5,5: entra e non sposta di un millimetro l'economia della gara. Vero è che ormai la partita era saldamente nelle mani dei liguri, ma resta l'evidenza di una ricerca della forma di un tempo che non è ancora trovata.
Ligi e Dieye n.g.
Lerda 5: dopo aver rimesso in carreggiata la squadra anche a lui può capitare una giornata no. Al Menti lo Spezia dà lezione di calcio ai biancorossi, appesantiti dalla fatica e dalle condizioni fisiche di molti giocatori. E' comunque Di Carlo a vincere il confronto tecnico con Lerda, grazie anche alla qualità dei cambi che può mettere in campo. La partita è stata persa nel primo tempo, quando il Lane non è riuscito a pressare alto gli avversari, lasciandoli ragionare nella loro metà campo ed aspettandoli sulla linea centrale. Atteggiamento sbagliato, contro uno Spezia più qualitativo in mezzo e più tonico sulle gambe. Il mister ha replicato in conferenza stampa che questa mia analisi è sbagliata, ma resto della mia idea. Quel che è indiscutibile è che i biancorossi raramente sono stati in partita. Nel secondo tempo, quando c'erano da recuperare due gol, il Lane ha centrato lo specchio della porta di Chichizola solo una volta, a tempo quasi scaduto, con un tiro telefonato di Moretti. Può capitare. L'importante è riprendere subito il trend avviato dal mister, a partire da Brescia.
LE INTERVISTE
MIMMO SI COMMUOVE DAVANTI AL "SUO" PUBBLICO. LERDA PARLA DI PUNIZIONE TROPPO PESANTE.
DI CARLO: "L'affetto del pubblico è stata un'emozione mai provata, vuol dire che sono rimsasto nel cuore di questa gente. A fine gara sono dovuto scappar via perchè, questa maglia e questa città sono uniche e io lo vedo sempre quando sono a Vicenza. Oggi però ero qui da avversario e ho dovuto fare il mio dovere. Lo Spezia ha vinto perchè è stato più compatto e più concreto, anche se il Vicenza ha avuto le sue occasioni. E' andata diversamente da Pescara, dove gli episodi ci erano andati contro. Noi abbiamo avuto più energie e molta qualità in campone in panchins, dalla quale sono arrivati giocatori che hanno pesato sulla partita. Noi vogliamo arrivare nei play off e chiedevo una reazione dopo una partita persa immeritatamente. Eravamo arrabbiati, e forse ci abbiamo messo pizzico di cattiveria in più. Ci aspettavamo che il Vicenza sentisse più di noi la fatica, ma la squadra biancorossa si salverà alla grande: l'arrivo di mister Lerda ne ha cambiato il volto. Oggi ha perso ma è un incidente di percorso."
LERDA: Abbiamo perso ma non siamo usciti ridimensionati. Lo svantaggio è decisamente esagerato per quello che si è visto in campo. Sull'1-0 anche noi abbiamo avuto un paio di palle per pareggiare e anche dopo aver preso il secondo gol non ci siamo disuniti. Chiaramente abbiamo pagato la fatica accumulata recentemente e la presenza in campo di qualche giocatore che non era al meglio della condizione. Questa sconfitta però non cambia niente, dobbiamo archiviarla e cercare di recuperare sia dal punto di vista psicologico che da quello fisico. A fine gara i tifosi ci hanno applauditi, segno che hanno capito che non è mancato né l'impegno, né la disciplina in campo. Restiamo con i nostri 42 punti e ci prepariamo per Brescia convinti che siamo un gruppo con qualità , con valori e con gioco. Resto assolutamente convinto che la salvezza è alla nostra portata e che alla fine ce la fareno a restare in serie B."
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