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Vicenza solido e cinico, Reggina battuta 3-1

Di Andrea Ragazzi Sabato 6 Febbraio 2010 alle 19:51 | 0 commenti

Gianluca Litteri, gol all'esordio da titolareUn Vicenza meno brillante, ma più cinico rispetto alle ultime, sfortunate uscite con Albinoleffe e Sassuolo, sfrutta bene gli episodi favorevoli della partita e batte una Reggina apparsa squadra in grande difficoltà. Buona la prestazione collettiva dei biancorossi, che nei momenti topici del match hanno saputo compattarsi e far fronte a situazioni negative, come il rigore di Castiglia, parato da Fortin, o il gol del 2-1di Brienza. Grandi prestazioni di Gavazzi, Giosa, Fortin (malgrado una sconsiderata uscita nel finale) e Botta. Confortante l'esordio in biancorosso di Madonna, meno appariscente del predecessore Sestu, ma che è apparso giocatore di grande sostanza. Dal canto loro i calabresi si sono dimostrati squadra impalpabile, con i grandi nomi Bonazzoli, Cacia e Brienza persi nelle nebbie di un anonimo collettivo. Partita dall'andamento lento, nel primo tempo. Qualche lampo qua e là rompe la monotonia. Dopo un inizio di marca biancorossa, l'equilibrio potrebbe spezzarsi al 10', per un contrasto regolare di Martinelli su Castiglia trasformato in rigore dal modesto arbitro Tozzi di Ostia. Lo stesso centrocampista ex vicentino spara però l'occasione su Fortin, che para così il suo secondo penalty stagionale, dopo quello di Caracciolo a Brescia. La Reggina pare far valere a centrocampo il lavoro del trio Castiglia-Carmona-Tedesco, gira palla con maggior sicurezza e sembra prendere in mano l'incontro.

Nel Vicenza si fa notare l'assenza di Sestu. Madonna non sembra trovare le misure, ma in seguito salirà in cattedra. L'inerzia della partita cambia improvvisamente nel giro di un minuto: al 30' Di Cesare sfrutta al meglio un'incursione in area e su cross basso di Gavazzi batte Fiorillo da attaccante di razza. La sua esultanza con il dito alla bocca a zittire i tifosi non è gradita alla curva, che lo beccherà per il resto del match. Un minuto e il Vicenza raddoppia. Sgrigna si incunea in area su un'incertezza della retroguardia reggina, supera Fiorillo con un tocco che Litteri deve solo spingere oltre la linea di porta. La Reggina accusa il colpo e fatica a riorganizzarsi, tanto che si va al riposo senza ulteriori occasioni.

Nella ripresa il Vicenza parte guadagnando bene il campo. Sgrigna ci prova in un paio di occasioni, cercando di sfruttare gli spazi che lasciano i calabresi, sbilanciati dopo l'ingresso in campo di Brienza e Missiroli. Ma al 18' è proprio Brienza a riaprire la partita, con un tiro dai 25 metri che non lascia scampo a Fortin. E qui il gruppo di Maran è bravo a non disunirsi e a chiudere l'incontro, nove minuti più tardi. 27', contropiede con ottima combinazione sulla destra Gavazzi-Madonna, sulla palla allontanata dalla difesa si avventa Botta, che serve Sgrigna un metro dentro l'area, destro a giro dell'attaccante, nessuno scampo per il portiere reggino. Partita che pare definitivamente segnata, ma c'è ancora spazio per due minuti di fuochi d'artificio tra il 33' e il 35': prima una parata d'istinto di Fortin su colpo di testa di Bonazzoli (punizione regalata da un Ferri in giornata negativa). Poi un contropiede di Sgrigna innescato da Botta, con l'attaccante che perde il tempo prima di entrare in area. Sul capovolgimento di fronte uscita avventata sulla tre quarti di Fortin, Cacia ne approfitta, pallonetto, palo e salvataggio clamoroso di Giosa, prima che il pallone varchi la linea di porta. Le ultime cartucce reggine sono un tiro di Cacia oltre la traversa, al 44', e un pasticcio difensivo di Gavazzi (per il resto impeccabile), che mette allo scadere Tedesco in condizione di battere a rete. Il centrocampista cerca invece di pescare Cacia, in fuorigioco. Partita che si chiude con un boato liberatorio del pubblico del Menti, che perdona pure Di Cesare per la già citata, polemica esultanza.

 

ROLANDO MARAN
Siamo stati lucidi, convinti di voler girare il momento negativo. Abbiamo anche superato l'episodio negativo del rigore contro. Oggi non era facile, per mille motivi. Devo dire bravi ai ragazzi e ai tifosi che ci hanno aiutato a portare a casa questa vittoria, molto importante per il futuro. La squadra è partita contratta, come c'era da aspettarsi, ma poi siamo riusciti a trovare una buona continuità di gioco e a superare anche il contraccolpo psicologico del gran gol di Brienza che riduceva le distanze.
Abbiamo letto bene la partita alla distanza, il passato ci ha insegnato che bisogna avere equilibrio fino alla fine. E oggi, differentemente dalle ultime occasioni, la palla è entrata. Sono contento anche perché l'avversario era ostico: non dimentichiamo che la Reggina aveva appena vinto a Padova rischiando pochissimo.
Chi è stato chiamato in causa (Martinelli, Braiati, Litteri, ndr) si è fatto trovare pronto. Ho avvertito prima della partita che i ragazzi erano carichi, in spogliatoio si respirava una buona aria. Per questo non ho avuto paura nemmeno nel momento in cui l'arbitro ha fischiato il rigore.
La Reggina? Ha preso i gol nel momento peggiore, ha rotto gli equilibri e non è riuscita a risollevarsi, come è capitato a noi in altre occasioni.
Madonna? Si è integrato bene, con buona continuità. Ora dobbiamo crescere, venir fuori da questo momento negativo di risultati, non certo di prestazioni. Dobbiamo, come oggi, usare più la spada che il l fioretto e continuare su questa strada.
L'esclusione di Brivio non è stata "punitiva", in questo momento avevamo bisogno di un po' di solidità che Martinelli e Braiati mi garantivano più di lui.
La partita è stata vinta anche sugli spalti, devo davvero ringraziare il pubblico, avevamo bisogno di calore e l'abbiamo avuto. Il gesto di Di Cesare è stato dettato dalla tensione, ha già chiesto scusa ai tifosi, che lo perdoneranno di sicuro.

 

IVO IACONI

Per la Reggina si presenta in sala stampa solo il tecnico Ivo Iaconi:
"Mi risulta difficile commentare questa sconfitta, che ricalca un po' le precedenti. Siamo stati padroni del campo nella prima parte e ci siamo trovati sotto di due gol nei primi due tiri del Vicenza; il nostro portiere non ha toccato palla per tutto l'incontro. Di sicuro non abbiamo brillato nella finalizzazione, ma credo che i nostri problemi maggiori non siano davanti, bensì in difesa, dove continuiamo a essere vulnerabili sui cross. Oggi anche gli episodi sono stati negativi: l'azione del terzo gol mi sembrava viziata in avvio da un fallo su Brienza e, da quanto mi dicono, il gol di Cacia era buono. Pensiamo al match con il Mantova". 

 

IL TABELLINO 

VICENZA (4-4-2): Fortin; Ferri, Di Cesare, Giosa, Brivio; Madonna (76' Signori), Braiati, Botta, Gavazzi; Litteri (69' Brivio), Sgrigna (83' Margiotta). All.: Maran
REGGINA (3-5-2): Fiorillo; Lanzaro (53' Missiroli), Cascione, Valdez; Vigiani, Carmona, Castiglia (47' Brienza), Tedesco, Rizzato; Bonazzoli, Pagano (65' Cacia). All.: Iaconi
RETI: 30' Di Cesare, 31' Litteri, 63' Brienza, 72' Sgrigna. 

ARBITRO: Tozzi di Ostia, coadiuvato dagli assistenti La Rocca di Ercolano e Costa di Albenga. Quarto uomo Merlino di Udine. 

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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