Vicenza si fa "globale" grazie alle miss afro-venete: la più bella è Alberta Ayele
Domenica 18 Dicembre 2011 alle 20:22 | 0 commenti
L'8 dicembre scorso, il teatro Astra ha ospitato la manifestazione Miss Africa Veneto*, promossa dall'associazione Unione Immigrati Vicenza, il cui scopo è appunto l'integrazione delle varie etnie presenti nella provincia di Vicenza (qui il video della serata). Affidando per l'occasione il compito alle giovani ideatrici dell'iniziativa il gruppo di Ousmane Condè ha organizzato una kermesse solitamente "occidentale" nella sua forma e, perciò, per contrasto, innovativa nella conferma della volontà dei nostri ospiti di voler percorrere strade comuni per "far conoscere" e non rifiutare le differenze.
L'obbiettivo generale, poi, si accompagnava a quello pratico di devolvere il ricavato della serata quale contributo alle studentesse venete per il prosieguo degli studi intrapresi.
Protagoniste della manifestazione numerose ragazze figlie di immigrati, "italiane di seconda generazione". Nate e vissute in Italia, di cui si sentono parte attiva senza però tralasciare i propri usi e costumi di origine, vivono con dignità l'essere Italiane e al contempo africane, un ruolo delicato ma fondamentale nel processo di integrazione razziale, che pochi giorni fa anche il Presidente Napolitano, strenuo assertore dell'italianità per jus soli, ha precisato che debba essere un percorso e insieme un obbiettivo, inscindibile a quello della crescita nazionale.
Parole molto apprezzate dagli organizzatori e dalle partecipanti, che ai microfoni hanno ben espresso cosa sia l'integrazione tra i popoli e il loro convivere anche in terra straniera. Non cancellare i propri usi e costumi ma condividerli con quelli della Nazione "ospitante" è l'elemento caratterizzante dell'esperienza di crescita di queste studentesse delle scuole superiori, che si sono ormai così integrate con la cultura italiana da non trovare difficoltà alcuna, aiutate in questo anche dall'aver iniziato questo processo sin dalle scuole inferiori.
La kermesse, che ha fatto registrare un pubblico numeroso, sia italiano che straniero, non è consistita solo in una sfilata di bellezza, come quelle che siamo abituati a vedere in tutte le salse, ma ha portato in scena anche lo sfoggio di colori dei costumi tradizionali indossati dalle neo modelle e i balli e canti delle loro terre d'origine. Insomma l'8 dicembre all'Astra è stata sì una sfilata ed un'elezione di miss come tante (qui la normalità ), ma anche ‘un'offerta' di conoscenza di uno scampolo di culture.
Un notevole valore aggiunto che, come ribadito da Ousmane Condè e Marina Grulovic, potrebbe anche essere nell'immediato futuro un ulteriore passo di integrazione, dando così modo agli Italiani di conoscere quelle culture così lontane, ma ora "importate" anche a Vicenza: non più solo una realtà da accettare, contro cui il pensiero xenofobo si è sempre scagliato, ma una risorsa sulla quale basare una convivenza culturale futura che apra interamente alla globalizzazione, che non è fatta solo di scambi commerciali e in cui l'Italia è ancora lontana dallo standard degli altri paesi Europei.
Sono questi gli ingredienti che possono contribuire attivamente a debellare anche quei fenomeni di criminalità e sfruttamento della prostituzione, contro cui spesso alcune frange di cittadini si scagliano senza però analizzare che spesso le cause di questi fenomeni sono racchiuse all'interno della diffidenza iniziale che gli stessi mostrano verso gli altri popoli. Questi atteggiamenti dovranno essere inevitabilmente riconsiderati, specie se l'obiettivo del paese Italia è la crescita socio culturale nel millennio a venire. E' questo il vero sogno e il messaggio di Miss Africa Veneto.
*Young cultural leader" ha organizzato l'elezione di "Miss Africa Veneto"
Premiazione:
1) Alberta Ayele - Togo
2) Clara - Nigeria
3) Aicha - Burkina Faso
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