Vicenza: sanità in prima linea nell'affrontare il morbo di Huntington
Mercoledi 4 Gennaio 2012 alle 19:56 | 0 commenti
Il nome scientifico è affascinante: Còrea, dal termine greco che indica la danza, un richiamo al continuo movimento cui costringe. In realtà il morbo di Huntigton ha ben poco di suggestivo. Una patologia che porta il nome del medico statunitense che per primo ha osservato questa forma di anomalia genetica che determina, a partire dalla quarta decade d'età , difficoltà di movimento, gesti compulsivi, motilità fuori controllo. Si parla di 5-10 casi ogni 100.000 persone, con 200 malati accertati nel Veneto.
Anche se sono stime, assicurano gli esperti, fatte per difetto, perché l'Huntington si accompagna ad una serie di sintomi (che spesso sopraggiungono prima delle difficoltà di movimento) sottovalutati perché associati ad altre difficoltà . E' il caso di depressioni, disturbi cognitivi, sindrome bipolare. La nuova sfida, lanciata dal comparto sanitario vicentino è dunque per un lavoro sinergico tra comparti medici differenti e istituzioni per non abbandonare il malato di Huntigton, spingendo quindi per una diagnosi sempre più precoce di una malattia che ancora non si può guarire, ma che si può combattere sul piano della qualità della vita del malato. Un'arma in più contro un male, seppur non così frequente, estremamente trasmissibile poiché si tratta di caratteri ereditari dominanti, che danno il 50% della possibilità di avere figli destinati a soffrire del male che fa danzare.
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