Vicenza ripescato in B, un'intera città in festa
Giovedi 23 Agosto 2012 alle 22:17 | 0 commenti
È stata una maratona infinita. Una corsa in apnea di oltre tre mesi, tanto è durato il purgatorio del Vicenza Calcio e dei suoi tifosi. È il presidente della FIGC Giancarlo Abete a darne notizia dopo la ridda di indiscrezioni emerse in seguito al secondo grado di giudizio giunto del processo su scommessopoli nella giornata di mercoledì che ha condannato il Lecce ad un ulteriore retrocessione dopo quella maturata sul campo lo scorso maggio. In città il termometro della gioia è schizzato alle stelle e con esso sono anche salite le percentuali di un positivo esito di una trattativa per la cessione del club. Il teatro del ritorno in serie B sabato sera, sarà il “Picco†di La Spezia.
Nessuna sorpresa, dunque, nello constatare che nessuno si è minimamente lamentato del fatto che i biancorossi saranno chiamati a debuttare in campionato fra appena due giorni con una rosa all’oggi palesemente incompleta. Troppo irrefrenabile la gioia per il ripescaggio. Eppur le carenze sono evidenti individuabili in ogni reparto. Ma la vera emergenza è rappresentata dall’assenza di un uomo gol che possa raccogliere l’eredità di Abbruscato o dell’ultimo Paolucci. Il 31 agosto chiuderà il calciomercato (anche se circola con insistenza la voce di una possibile deroga che possa riguardare le formazioni coinvolte a vario titolo nel processo per scommessopoli, biancorossi compresi, di almeno una decina di giorni) e Castellini dovrà a questo punto stringere i tempi per tesserare i tre o quattro rinforzi promessi dal presidente Masolo. Ma qui deve iniziare una seria riflessione: a quale futuro è destinata la formazione berica? L’annus horribilis appena trascorso e il pericolo scampato sono serviti di lezione? È molto probabile che l’entusiasmo generato in quantità industriale da codesto sospirato ripescaggio darà dare agli uomini di Breda la forza d’animo e il coraggio necessari a sopperire alle iniziali difficoltà che il Vicenza potrebbe incontrare a causa delle attuali carenze tecniche e ad un mercato incompleto. Ma sarà in sede di programmazione che i vertici biancorossi dovranno lavorare a fondo per costruire un progetto serio e rispettabile. È solo un progetto con tali caratteristiche che potrà diminuire i rischi, pur sempre presenti perché fa parte dell’estroversa natura di questo sport, di ritrovarsi da qui a qualche mese con la formazione di Vicenza nuovamente invischiata nelle parti basse della classifica. Infine segnali di vera programmazione non farebbero altro che gettare sul fuoco dell’entusiasmo per l’avvenuto ripescaggio ulteriore benzina. E, come in un perfetto effetto domino, l’entusiasmo riaccenderebbe l’amore dei tifosi biancorossi che non aspettano altro per tornare ad assiepare gli spalti del “Mentiâ€.
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