Dal Lago perplessa su Vicenza pride: sessualità questione privata, sì a campagna contro Aids
Lunedi 29 Aprile 2013 alle 17:56 | 3 commenti
Manuela Dal Lago, candidata sindaco - “Laica e liberale non distinguo di certo cittadini per l'orientamento sessuale: quello che fanno tra loro, a casa propria, senza violenza alcuna, persone consenzienti, francamente non mi interessa. La sessualità è questione privata, intima, e per questo manifestazioni pubbliche come il gay pride mi lasciano molto perplessa.
Piuttosto non vedo come sia possibile per il futuro sindaco agire d'imperio e cancellare il registro delle famiglie anagrafiche legate da vincolo affettivo istituito dal Comune di Vicenza sulla scorta di una previsione di legge: pacta sunt servanda e non è che una nuova amministrazione possa facilmente recedere da un impegno assunto con i cittadini.
Altre rivendicazioni e richieste al mondo politico vanno fatte al legislatore nazionale. Su un tema, dal carnet presentato dagli organizzatori del Gay Pride a Vicenza, un sindaco può, e deve, intervenire: attivare una forte campagna di informazione e prevenzione sull'Hiv. Lo dico a ragion veduta, giacché quando ancora pochi, tra i pubblici amministratori, si interessavano del problema in Italia, partecipai e contribuii ad organizzare manifestazioni pubbliche di sensibilizzazione sul problema allora scarsamente avvertito: ricordo, si era nei primi anni Novanta, in occasione della giornata mondiale contro l'Aids una fiaccolata a Vicenza e quando arrivammo sotto palazzo Trissino salii al secondo piano e convinsi l'allora sindaco di Vicenza a scendere in strada con noi: era un giovane Achille Variati, all'epoca rumoriano di ferro di una Dc potentissima a Vicenza, con il quale, nei mesi successivi, mi sarei scontrata non poco, per realizzare in strada Nicolosi quella che sarebbe diventata la Casa Speranza per malati di Aids che personalmente avrei voluto veder affidata a una gestione laica. Su questi temi non mi tiro di certo indietro e non occorre essere sindaco, o consigliere comunale, per condurre una battaglia di civiltà che riguarda tutti i cittadiniâ€.
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Vicenza ospiterà un Pride che, particolarmente in questo contesto storico, ha un valore in più: ottenere attraverso la legittimazione legislativa il riconoscimento dei diritti di tante persone (non solo LGTB ma di tutte le coppie di fatto), sentendosi più vicini all'Europa e a quante nazioni hanno scelto la strada del dialogo civile per riconoscere i diritti dei propri cittadini.
Davide Fiore
Portavoce "Un'Altra Vicenza" con Maurizio Sangineto.