Vicenza: Polizia di Stato indaga un suo dipendente assente dal lavoro per finta malattia. Ciambetti: "è solo una mela marcia"
Giovedi 29 Marzo 2018 alle 12:19 | 0 commenti
Le ripetute assenze per malattia e alcuni comportamenti apparsi incoerenti con le patologie lamentate hanno indotto la Polizia di Stato di Vicenza ad avviare un'indagine, coordinata dalla locale Procura della Repubblica, su un poliziotto in servizio alla Questura berica, che ci invia la nota che pubblichiamo. L'attività investigativa, condotta dalla Squadra Mobile, avrebbe accertato il carattere fittizio delle malattie del dipendente e, di conseguenza, la verosimile falsità dei relativi certificati sanitari rilasciati da un medico connivente ora iscritto nel registro degli indagati insieme al poliziotto.
L'inchiesta è stata svolta anche a tutela dell'impegno e onorabilità degli appartenenti alla Polizia di Stato che quotidianamente prestano servizio nella Provincia.
Sul caso interviene Roberto Ciambetti, presidente del Consiglio regionale del Veneto: "una mela marcia non mette in dubbio l'onorabilità degli agenti vicentini a cui va il nostro apprezzamento. Una mela marcia? In verità l'intero frutteto è sano e non sarà di certo un singolo elemento a screditare il lavoro fatto ogni giorno da decine e decine di colleghi del poliziotto vicentino denunciato dalla Questura berica".
"Sul poliziotto finto ammalato mentre, a quanto si è appreso, svolgeva altre attività - aggiunge Ciambetti - lasciamo che la Giustizia faccia il suo corso: io voglio solo sottolineare che gli anticorpi della Polizia hanno funzionato al meglio individuando il fattore negativo. Comprendo lo stato d'animo dei suoi colleghi, ma nessuno per questo episodio mette in dubbio l'onorabilità degli agenti vicentini e delle Forze dell'Ordine, anzi. Quotidianamente svolgono una battaglia difficilissima contro una malavita agguerrita e purtroppo sempre più cinica e violenta. Non basta di certo una mela marcia per screditare quanti non esitano a mettere a rischio la loro vita per difendere la nostra sicurezza e libertà ".
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