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All'Olimpico di Torino si torna all'antico. Mister Maran, nella conferenza tenuta prima di partire per il Piemonte (a seguire video intervista, n.d.r.), non l'ha negato né confermato, ma lo spessore dell'avversario, il ritorno di Di Matteo e l'opaca prestazione di Alemao nel ruolo di rifinitore, lasciano intuire che il Vicenza si ripresenterà in versione 4-4-2. Il dubbio principale riguarderebbe quindi una delle due fasce. Se da una parte si può prevedere l'utilizzo di Di Matteo, sull'altra il favorito sembra Soligo, ma il tecnico trentino per una volta potrebbe dare fiducia sin dal primo minuto a Oliveira, o addirittura a Minesso.

In difesa rientra Schiavi, che dovrebbe giocare al centro assieme a Giani, mentre i terzini saranno Martinelli e Bastrini. Neppure convocato invece Zanchi, che rimarrà a casa assieme a Gavazzi e ad Arma. Che Torino sarà? "Non so se saranno ancora arrabbiati per la rocambolesca sconfitta rimediata a Bergamo, dove non meritavano di perdere- dice l'allenatore biancorosso- A loro manca un buon giocatore come Sgrigna, ma di alternative ne hanno, ad esempio Iunco: quindi non mi aspetto cambiamenti nella squadra granata". Il Vicenza si presenta con tre punti in più del Toro: non sembra esserci il divario che ci si sarebbe aspettati. "Lo vedremo più avanti. La differenza di tre punti sarà uno stimolo sia per noi che per loro". Per quanto riguarda la questione tattica, Maran preferisce rimanere sul vago: "Abbiamo provato tutti e due i moduli visto che possiamo cambiarli tra loro in corso d'opera, come è accaduto con l'Ascoli. La decisione comunque dipenderà dallo stato di forma dei singoli. Andiamo a Torino per fare risultato: finora in trasferta abbiamo raccolto solo una vittoria e tre sconfitte".
Probabile formazione iniziale (4-4-2): Russo; Bastrini, Giani, Schiavi, Martinelli, Paro, Botta, Di Matteo, Soligo; Abbruscato, Baclet