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“Vicenza, insieme si può” un convegno per parlare di famiglia, minori, anziani, disabili, abitare e vulnerabilità

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 13 Ottobre 2016 alle 17:52 | 0 commenti

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Il Comune di Vicenza presenta il percorso di riprogettazione dei servizi e delle politiche sociali, avviato il 5 luglio dall'assessorato alla comunità e alle famiglie con il convegno "Vicenza, insieme si può. Percorsi per un welfare di comunità”, prosegue ora con i gruppi di lavoro aperti alla cittadinanza con l'obiettivo di elaborare nuovi percorsi per il benessere della città, grazie al contributo di studiosi, esperti, operatori sociali, associazioni e di tutti i cittadini interessati. A tal fine i gruppi di lavoro (focus group) parteciperanno la prossima settimana ad una prima serie di incontri che si terrà al Centro servizi volontariato di contra' Mure san Rocco 37, per la condivisione delle finalità, delle attività realizzate e delle priorità individuate in questi ultimi mesi.

Si inizia martedì 18 ottobre alle 17 affrontando il tema famiglia e minori, si prosegue mercoledì 19 ottobre, sempre alle 17, con focus sugli anziani, quindi giovedì 20 ottobre, ancora alle 17, con un incontro dedicato alla disabilità, infine venerdì 21 ottobre con due appuntamenti: il primo alle 10 sul tema trasversale dell'abitare, il secondo alle 17.30 sulla vulnerabilità.
Per aderire ai gruppi di lavoro è necessario compilare la scheda di adesione sul sito www.comune.vicenza.it, cliccando su “Vicenza, insieme si può” dalla sezione “In evidenza” dell'homepage (link diretto: http://www.comune.vicenza.it/uffici/dipserv/socialieabitativi/servizisociali/vicenzainsiemesipuo.php/gruppi_di_lavoro).
"L'impegno che ci siamo assunti - sottolinea l'assessore alla comunità e alle famiglie Isabella Sala - parte dal presupposto che il tessuto sociale in questi anni è profondamente cambiato. L'invecchiamento della popolazione, la crisi economica, con le fatiche delle famiglie che presentano sempre più difficoltà di 'tenuta', il tema dei migranti, la presenza nelle città di numeri sempre più importanti di persone senza dimora, e molti altri temi che quotidianamente giungono all'attenzione dei servizi sociali dei Comuni, comportano una riflessione seria e condivisa rispetto a un sistema che, dal nazionale al locale, non regge più in termini di numeri e problematiche crescenti, e di risorse umane ed economiche che non potranno aumentare in modo esponenziale. Per questo il nostro impegno nel coordinare un pensiero comune su ciò che vogliamo e possiamo fare insieme ci ha portati ad avviare un percorso che ci auguriamo diventi un modo di operare, nella consapevolezza che l'unione delle intelligenze e delle competenze, nel rispetto dei diversi ruoli e responsabilità, possa dare risultati che ci aiutino a migliorare il presente e affrontare consapevolmente e coraggiosamente il futuro".
Il convegno dello scorso 5 luglio di avvio del percorso - che ha indicato alcune strade per la raccolta di risorse economiche, di persone, di competenze e di idee per il nuovo welfare - è stato organizzato in collaborazione con la Fondazione Studi Universitari e ha goduto dei contributi di Ilvo Diamanti, professore di scienza politica a Urbino e direttore scientifico di Demos, di Luca Pacini, responsabile area Welfare e immigrazione di Anci, di Paolo Tomasin, docente del corso di laurea di educatore sociale dell’Istituto universitario salesiano di Mestre e membro del gruppo di lavoro Lises, di Johnny Dotti, imprenditore sociale e pedagogista, e di Luciano Zanin, presidente Assif, Associazione italiana fundraiser.
Il percorso è proseguito con incontri tra gli operatori interni per individuare le priorità di intervento e con la conseguente definizione di progetti di riordino dei servizi a favore degli anziani e delle situazioni di marginalità sociale. A ciò si sono aggiunte attività collegate al sistema di inclusione attiva a favore delle famiglie con figli minori in condizioni di povertà, che sta consentendo di rivedere le modalità di gestione dei servizi di sostegno al reddito, come i contributi economici.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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