Vicenza in rete
Martedi 16 Aprile 2013 alle 23:12 | 0 commenti
Riceviamo da Giovanni Bertacche e pubblichiamo
Il capoluogo va al voto e ai candidati sindaci, più di dieci, abbiamo rivolto su facebook una domanda semplice semplice, perfino impertinente: perché sindaco? Non ci attendiamo cataloghi di voci o chilometrici programmi ma una parola, un'idea, un segnale chiaro della strada o se si vuole dell'obiettivo che intendono raggiungere.
 Quale città sognare. Una città aperta al territorio circostante anzi all'intera area provinciale. Chiusa com'è non ha fruttato vantaggi né a se stessa né ai territori. Eppure i contatti, anzi i collegamenti avvengono a volte anche in modo intenso. Solo che non sono governati o perlomeno non adeguatamente: scuole, mobilità , urbanistica, uffici provinciali sono a carico del capoluogo senza o con scarsa partecipazione degli altri comuni più o meno lontani. E mentre Vicenza Comune si affanna per risolvere i problemi di Vicenza Capoluogo, gli altri Comuni sono girati dall'altra parte. Disinteresse o indifferenza? Prendiamo il nuovo tribunale, nel quale dovranno confluire anche Schio e Bassano, per non dire del Giudice di Pace chiamato a sostenere il carico degli uffici in via di soppressione. Già l'impianto in Borgo Berga è inadatto e addirittura dichiarato insufficiente. L'intervento su un settore così strategico della città , un'occasione perduta per Vicenza, ha creato una barriera tra capoluogo e la Riviera Berica. Perché ora si entra in città passando dal garage: bell'ingresso! Ma allora dove erano i Comuni, tutti, non solo quelli rivieraschi, quando in quattro e quattrotto è stato deciso il nuovo tribunale? Ecco l'importanza di scelte condivise tra Capoluogo e territori circostanti; perché tutti sono interessati ai servizi pur se insediati nel Capoluogo. Il tribunale è il caso più eclatante, perché prima ancora che finisca il trasloco degli uffici dal vecchio tribunale, si manifesta come progetto sbagliato. Doppiamente. Primo perché non copre nemmeno le necessità per cui è stato costruito (allora non era nemmeno previsto il trasferimento del tribunale di Bassano) e secondo, perché era questa l'occasione non solo di rifare un quadrante della città ma anche di prevedere in quell'area, stante la centralità di Vicenza rispetto al territorio regionale, la cittadella giudiziaria facendo posto per una sezione della Corte d'appello e una del TAR. Ingordigia, incapacità e vista corta hanno avuto il sopravvento e tolto il respiro al futuro. Da qui si può capire quanto importanti e perfino doverosi siano gli interventi dei Comuni, interessati a quanto avviene nel Capoluogo; non è solo affare di Vicenza! Lo devono capire i Comuni del territorio come anche il Comune di Vicenza. Vicenza in rete con i Comuni del territorio; è finito il tempo delle cittadelle chiuse, autosufficienti
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