Vicenza, Gigi Cagni e il patrimonio serie B da salvare. A tutti i costi
Lunedi 28 Maggio 2012 alle 19:32 | 0 commenti
Inutile girarci tanto attorno. Se siamo qui a parlare di obiettivo salvezza, seppur da raggiungere attraverso lo spareggio, è per merito di Gigi Cagni. Inutile nasconderlo, appena un mese fa dopo il tonfo interno con la Nocerina il glorioso Lane sembrava avere più di un piede nella fossa chiamata LegaPro. All'allenatore biancorosso, richiamato per una caparbia presa di posizione dal Presidente Masolo, vanno ascritti meriti importanti che hanno poi permesso alla squadra, che a livello psicologico era devastata, di ottenere 10 punti nelle restanti 4 partite.
Certo, qualcuno può obiettare, anche giustamente, che Massimo Beghetto ha dovuto affrontare un calendario decisamente più ostico (Varese, Verona, Padova, Sampdoria solo per citarne alcune) ed è stato pure accompagnato da una discreta dose di sfortuna (come dimenticare i 3 rigori falliti da 3 attaccanti diversi tra Sampdoria e Nocerina?). I detrattori di Cagni potrebbero aggiungere che nell'unico match contro una delle migliori del campionato è stato asfaltato 6 a 0 (Pescara di Zeman) salvo poi recuperare punti contro avversari non particolarmente avvelenati come Modena, Bari e Reggina. Tutto giusto. Però c'è un filo conduttore tra quella batosta e la rinascita del Vicenza. Stiamo parlando della strepitosa gestione di quei giorni difficili da parte del mister bresciano. In primis Cagni è stato capace di farsi carico, togliendolo dalla squadra, del peso della responsabilità per la tremenda sconfitta interna con la Nocerina. In secondo luogo, è stato così lungimirante da predisporre un incidente pilotato, quello di Pescara dove mandò in campo una formazione largamente rimaneggiata, con il fine ultimo di presentare il miglior Vicenza possibile nella sfida del "Menti" contro il Modena. Ma non un Vicenza qualsiasi bensì un gruppo rivitalizzato, di nuovo carico e combattivo. A cinque giornate dalla fine è stato uno stupefacente azzardo. La cura del navigato allenatore ha avuto effetto ed è stata decisiva per ovviare alla rimonta di un'indomita Nocerina che poteva contare anche sul vantaggio negli sconti diretti. I pro-Beghetto, continuando in questo giocoso botta e risposta, potrebbero obiettare dicendo che se Maiorino non avesse infilato la porta del Modena al 95' della sfida del "Menti" a quest'ora il portone dell'inferno si sarebbe già chiuso alle spalle dei biancorossi. Ma quel gol, oltre al recupero di un uomo chiave come Pinardi, all'esplosione di Pisano come difensore centrale e alla ritrovata vena offensiva di Paolucci, non fa altro che premiare la bontà del lavoro condotto da Gigi Cagni. Ribadiamolo pure: la tenacia del mister ha condotto un team sull'orlo del baratro fino ad agguantare lo spareggio per rimanere in serie B.
L'avversario dello spareggio sarà l'Empoli e forse è un bene vista la ritrovata forma psico-fisica del Livorno e un Ascoli che vale di più di quel che dice la sua penalizzata classifica. Empoli che possiede una coppia di attaccanti d'altissima classifica (Tavano-Maccarone) ma che tutto sommato non segna tantissimo. Rimanendo alle statistiche evidenziamo come gli azzurri toscani vincono (13) e perdono (19) più di quanto pareggino (11) e che risultano essere più temibili in casa (30 punti fatti) che in trasferta (17). Inoltre, nonostante un'annata per molti versi disgraziata (ma che prima o poi poteva capitare considerati gli investimenti sempre più ridotti per rinforzare la formazione che rappresenta la città berica), i precedenti direbbero Vicenza: in campionato i biancorossi hanno superato i toscani per 1-0 al "Menti" e sono andati ad un passo dal blitz del "Castellani", dov'è terminata 1-1. Attenzione però che un pareggio complessivo nella due gare salverebbe l'Empoli in virtù del miglior piazzamento al termine della regular season. A questo proposito c'è da augurarsi che Cagni faccia en plein preparando al meglio l'ultima lotta per la sopravvivenza. C'è in palio la nientemeno che serie B.
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