Vicenza, frasi smozzicate da Di Matteo e Russo. Maran silenzioso, complimenti da Lerda
Giovedi 14 Ottobre 2010 alle 00:20 | 0 commenti
Agenzia giornalistica Lps, Torino - Nessuno ha voglia di parlare, la delusione è cocente per i due gol rimediati nel finale di una gara che il Vicenza stava per vincere. Poche battute, a denti stretti, dai calciatori che evitano accuratamente di passare per la zona interviste e che è possibile avvicinare solo mentre s'infilano sul pullman, raccogliendo frasi smozzicate. Di Matteo, che è uscito dal campo quando il Vicenza era ancora in vantaggio, si limita a dire: "Potevamo farcela, eravamo riusciti a tenere a bada un avversario che non trovava sbocchi e questo per merito nostro, per il modo in cui abbiamo gestito la gara".
Già , fin quando Di Matteo è stato in campo. E poi? "Non lo so, non c'ero, ma non dobbiamo fare drammi, adesso". Pure il portiere Russo appare fatalista: "Credo che di più non potevo fare, sul rigore e poi sul raddoppio di Bianchi ho tentato di chiudere la mia porta, inutilmente". Mentre si attende che parli Maran, arriva il tecnico del Torino Lerda che dice: "Dopo avere incassato il gol sulla sfortunata autorete di De Vezze credevo ancora di più che in questo periodo ci girasse tutto storto. Un'autorete del genere si vede raramente nel calcio, roba di altri tempi. Fortunatamente non ci siamo abbattuti, continuando a premere fino in fondo contro un Vicenza che ha saputo chiuderci ogni varco. Però volevamo vincere a tutti i costi e ci siamo riusciti. Il nostro campionato comincia oggi perché il Torino ha messo in mostra dei valori importanti. Complimenti al Vicenza per come ha saputo gestire la gara creandoci molti problemi".
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