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Vicenza fa suoi i tre punti con la Pro Vercelli: per Marino e per la classifica

Di Alberto Belloni Sabato 8 Novembre 2014 alle 18:57 | 0 commenti

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Tre punti d’oro per il Lane, che fanno morale e passi in avanti in graduatoria. Uscendo dallo stadio un grande campione come Sergio Campana dice: “La migliore partita del Vicenza negli ultimi dueanni.” Io mi inchino alla sapienza calcistica del grande Numero 10, che di certo ne capisce di pallone più del sottoscritto, ma mi tengo egualmente l’idea che m’ero fatto guardando la partita: biancorossi encomiabili per impegno, grinta e voglia di applicare in fretta i dettami di mister Marino ma che denunciano nel corso della gara alcuni “peccati originali” provenienti da lontano (qui le pagelle, qui le interviste).

Ancora un errore difensivo (sabato era stato Bremec a cannare un’uscita, stavolta l’errore è di Brighenti, fuori posizione), tanti, troppi passaggi fuori misura (almeno 16, contati), il solito attacco asfittico che butta al vento tre opportunità che gridano ancora vendetta al cospetto del cielo e tuttavia, (gol e occasionissime a parte) e nonostante il gran possesso palla, non impensierisce poi granchè Russo. Al quale rimane per il resto solo ordinaria amministrazione (al 28’ su un facile colpo di testa di Varela, 49’ su cross di Garcia Tena e all’83’ su tiro telefonato di Giacomelli). E’ comunque un Lane che si merita gli applausi, così come se li merita il mister. Soprattutto per la scelta di schierare Moretti fin da subito invece di puntare su Sciacca (anche in questo caso io, che avrei schierato tutta la vita l’ex palermitano, paleso chiaramente il perché di mestiere non ho fatto l’allenatore). Ma andiamo alla partita. Al 3’ di gioco ci prova subito Moretti da lontano senza esito (aggiustamento di mira, probabilmente). Al 18’ ci prova anche Varela, rimpallato. Passano pochi secondi e Cocco azzecca l’1/2 con Cinelli, liberandolo da solo davanti al portiere piemontese: è un rigore corto che chiede solo di essere trasformato ma il centrocampista berico sciupa tirando addosso all’estremo difensore. Roba da strapparsi i capelli! Si scuotono gli ospiti che provano al 20’ a replicare con Di Roberto, che assieme a Germano spinge molto sulla fascia destra, quella di Garcia Tena. Un altro giro di lancette e il Vicenza colleziona la seconda chance da gol: Giacomelli si invola, probabilmente partendo da posizione irregolare (ma né l’arbitro né il guardalinee segnalano l’off side) e si presenta solo davanti a Russo. Invece di tirare il fantasista si attarda e poi smista sull’accorrente Varela (che stavolta sembra in posizione regolarissima). Fischio del signor Roca e proteste dagli spalti: probabilmente la terna arbitrale sbaglia due volte. Gol sbagliati, gol subito: vecchia regola che non sbaglia. Al 30’ svarione difensivo di Brighenti che libera al tiro Marchi e il capocannoniere non perdona. Potrebbe essere una mazzata micidiale, anche perché sullo stadio inizia ad incombere il fantasma di Giò Lopez, ma finalmente la Dea Bendata (fino ad oggi così avara nei confronti dei biancorossi) si incarna al Menti nella figura di un farfalliere di recente memoria. Al 33’ tira una punizione dalla media distanza Moretti: un pallone angolato ma nemmeno tanto forte che picchia sul terreno e scavalca la mano protesa del portiere, gonfiando la rete. Sguardi di incredulità dei giocatori della Pro e grande esultanza dei padroni di casa. Siparietto in tribuna: al gol, Dario Cassingena (amministratore delegato di via Schio) schizza dal suo posto per andare a polemizzare con alcuni spettatori della tribuna d’onore: comprensibile lo sfogo dopo tanta tensione, ma non certo un bell’esempio per il resto del pubblico… A questo punto le squadre si assestano in attesa del fischio di metà match e non succede più nulla di importante. Ripresa. Dopo tre minuti Russo cerca ancora di mettere il suo sigillo alla gara pasticciando comicamente su un traversone innocuo di Giacomelli: per poco il pallone non gli carambola alle spalle. I biancorossi prendono decisamente in mano il pallino del gioco e pur senza fare sfracelli tengono alti gli avversari, che faticano molto a passare la metacampo. Al 66’ terza buona occasione per chiudere la gara: liscio della difesa piemontese e ottimo pallone dentro l’area per Sciacca, che cerca il numero in mezza rovesciata ma mette a lato. Al 72’ si rifà viva la Pro con un colpo di testa del solito Marchi lasciato indisturbato a colpire, ma Vigorito si disimpegna bene. Gli ospiti prendono coraggio e un minuto dopo ci riprovano con Fabiano, che sfiora il palo. Arriva così l’81’: punizione centrale assegnata al Lane. Saranno circa 25 metri dalla porta. Moretti ci riprova e stavolta cava fuori dal cilindro un missile terra/aria che va ad infilarsi giusto nel “sette” a sinistra dell’incolpevole Russo. Apoteosi per l’ex padovano che dopo tante critiche va a godersi gli applausi della Sud e dell’intero stadio. La Pro Vercelli accusa il colpo e non ha più idee né energie per provare a pareggiare. Dopo tre minuti tranquilli di recupero l’arbitro fischia la fine delle ostilità. Il Vicenza vince con merito. Ma attenzione a dire “tutto va ben, madama la marchesa”… E Marino lo sa benissimo.

 

VICENZA (4/3/3)

Vigorito; Laverone, Brighenti, Camisa, Garcia Tena; Cinelli, Di Gennaro (38’ Sciacca), Moretti, Giacomelli, Cocco (76’ Spiridonovic), Lores Varela (85’ Sampirisi).

PRO VERCELLO (4-4-2):

Russo; Germano, Coly, Cosenza, Scaglia; Ronaldo (40′ Ardizzone), Scavone, Emmanuello (75′ Castiglia); Di Roberto, Marchi, Belloni (56′ Fabiano).

Arbitro: Ripa di Nocera Inferiore

Spettatori: 5.947 (di cui 668 paganti)

NOTE

Reti: Marchi (P) al 30’, 79’ e 82’ Moretti (V)

Ammoniti:  Per il Vicenza: nessuno. Per La Pro Vercelli: Scavone, Belloni e Coly.

Calci d’angolo: 5 per il Vicenza, 4 per la Pro Vercelli

Recuperi. Primo tempo : due minuti. Secondo tempo: tre minuti

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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