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Lane dall’abisso al trionfo. Vicenza - Pisa 2-1

Di Alberto Belloni Domenica 12 Marzo 2017 alle 21:37 | 0 commenti

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Vicenza - Pisa 2 -1 (p.t. 0-0). Marcatori: 64’ Manaj (P), 85’ Ebagua (V), 93’ rig. Urso (V). Note: spettatori 10.575

La partita

Un primo tempo poverissimo di contenuti e avaro di emozioni per un pubblico quasi record. La cerniera di Gattuso funziona bene e i portieri restano assolutamente inoperosi. Nella ripresa, col Lane in 10, la gara decolla e nel finale è vittoria esaltante. (Nella foto: Zaccardo)

Le pagelline

Amelia 6: in apertura un paio di rilanci avventurosi. Niente da fare sul gol pisano. Per il resto dorme sonni tranquilli.

Zaccardo 7,5: mai domo. Pur senza fare cose straordinarie butta sul campo l’entusiasmo di un ragazzino, spinge tutta la squadra in avanti e propizia con un suo traversone il gol del pareggio. Un esempio di professionalità e attaccamento alla maglia.

Esposito 5,5: quando Manaj scocca il tiro di collo dello 0-1 il nostro centrale è in tutt’altre faccende affaccendato. Per il resto si applica con diligenza, ma l’errore è di quelli gravi.

Adejo 7: al 13’ rinvia dritto sul corpo di Gatto ma per fortuna non paga dazio. Fisicamente sta alla grande, come si vede verso la fine della partita, quando recupera almeno 5 metri su Manaj lanciato nella prateria vuota. E questa prodezza gira probabilmente il destino della partita.

D’Elia 6: non è il solito motorino e scorridore della fascia, che infatti alimenta raramente gli attacchi biancorossi. Va tuttavia apprezzato perché gioca in non perfette condizioni, per amore della maglia.

Rizzo 5,5: un inizio all’insegna del contenimento, con qualche errore di misura. Attraversa poi il secondo tempo facendosi notare, se possibile, ancor meno. La grinta non gli manca davvero mai ma oggi la qualità stava davvero altrove… In attesa, apprezziamo il cuore indomito.

Gucher 5,5: un dolore alla schiena lo costringe ad uscire dopo mezzo tempo.

ma anche prima non sembrava ispiratissimo.

Signori 6: un combattente inesauribile che si adatta anche a compiti che non gli sono proprio congeniali. Non potendo produrre fosforo, dispensa a piene mani pressing alto e tanta legna in mezzo al campo. Ottimo assist per De Luca nella ripresa.

Orlando 4: male, molto male. Non solo perché la sua presenza sulla fascia resta impalpabile ma soprattutto perché quel fallo in mezzo al campo (essendo già ammonito) è folle, rischiando di compromettere l’intero campionato. E che il primo giallo ci fosse o non ci fosse è assolutamente accademico. Un peccato di gioventù, ma pesantissimo.

Bellomo 5: nella prima frazione di gioco solo due tiri che vanno sugli “scaini alti” della Sud. Il terzo tentativo, nel secondo tempo, va quasi a sbattere sulla bandierina del corner. E tutto il resto, come diceva il Califfo, è noia… Esce e il Lane, paradossalmente, migliora.

De Luca 6,5: buono l’appoggio per Orlando al 5’. La palla migliore gli arriva sui piedi al 71’, ma la sforbiciata non gli riesce e la sfera va alta sul montante. Lui non si demoralizza, combatte come un piccolo hobbit, inventa una gran rovesciata all’89’ e poi subisce il fallo di Zonta in area, che produce il rigore della vittoria. 

Urso: 7: entra e si fa trovare preparato, contribuendo alla crescita della squadra pur in inferiorità numerica. Non ha paura della responsabilità sul penalty decisivo, che calcia con precisione e freddezza.

Ebagua 6,5 :  sbaglia un gol facile su assist di De Luca al 77’ tirando sul portiere di piattone, ma poi sul cross di Zaccardo svetta più alto di tutti e insacca. Come dire che punta o si è o non si è… 

Vita 6: la sua vivacità è quanto mai utile nel forcing finale del Lane. Importante averlo ora a disposizione.

Bisoli 6,5: la formazione  che mette in campo ha un senso ma lo schieramento a saracinesca di Gattuso inaridisce a lungo qualsiasi tentativo di far gioco. Solo quando la squadra va sotto ed è con l’uomo in meno, salta fuori la carica che il mister ha instillato nei suoi ragazzi. La vittoria col Pisa è molto più del cuore che del talento. Da vera provinciale…

Le interviste

Gattuso: “Mi prendo le mie responsabilità perché sono io il comandante della barca. Abbiamo fatto a lungo la partita giusta ma poi è venuta fuori l’inesperienza di qualcuno e la supponenza di qualche altro, che magari pensava di aver già vinto la partita. Per esempio mi ha fatto arrabbiare Manaj quando poteva regalarci il 2-0 e invece è andato in contropiede con poca cattiveria. Ma non lui solo ad aver sbagliato. Così dal Paradiso siamo andati all’Inferno. In 4 anni che alleno non mi era mai capitato, in 6 minuti e in superiorità numerica, di farmi rimontare e perdere la gara. Ma il calcio è una brutta bestia e forse ho sbagliato anche io a mettere un centrocampista andando col 4/4/2. In ogni caso onore al Vicenza, che ci ha creduto fino in fondo e non ha rubato nulla.”

Bisoli: “La nota più felice della gara è che la squadra, anche sotto e in 10, non ha smesso di fare gioco. Anzi, paradossalmente, ha iniziato a fare meglio, grazie ai tre centrocampisti che superavano gli esterni. Nel primo tempo abbiamo fatto fatica, ma non dimentichiamoci che il Pisa aveva la migliore difesa d’Europa, secondo le statistiche. Voglio elogiare soprattutto chi non stava bene: Gucher, D’Elia e lo stesso Ebagua. Il suo ingresso ha permesso a De Luca di liberarsi di uno dei due centrali e il miglioramento si è visto. Un altro elemento che ha fatto la differenza è stato il pubblico: giocare davanti a quasi 11.000 tifosi che ci hanno sostenuto nel momento difficile ha praticamente annullato l’inferiorità numerica. Con uno stadio così è davvero bello giocare. Bravo anche Urso ad andare così tranquillo sul dischetto. Ieri avevo designato tre rigoristi: Bellomo era fuori, De Luca era molto stanco, così è toccato a Ciccio che si è fatto trovare pronto. L’avevo detto e lo ripeto: quando saremo ad organico competo ci sarà anche da divertirsi!”


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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