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L'apparenza non conta. Vuole praticità Alessandro Dal Canto. Quella praticità che ha rigenerato un Vicenza allo sbando, la stessa a cui ricorre in conferenza stampa per presentare la partita di domani sera contro il Bari: "Di essere belli non mi interessa. Voglio ordine, compattezza, grande senso del sacrificio". In soldoni, vuole la stessa squadra che s'è tutelata vincendo a Verona e Brescia e che con un solo quarto d'ora discreto ha ribaltato la partita di Grosseto.

Perché pensare di poter travolgere il Bari, di metterlo sotto con gioco spumeggiante sarebbe il più clamoroso degli autogol: "Nulla in questo campionato è scontato e se pensiamo che tre risultati positivi hanno risolto tutti i problemi siamo fuori pista. Il Bari ha qualità e tanta rabbia dentro. Sul campo, al netto della penalizzazione, ha conquistato 33 punti e pur non vincendo da sette giornate è una squadra di tutto rispetto. Per questo - Dal Canto non ha timori a dirlo - sarebbe importante vincerla, ma è fondamentale non perderla. I tre punti ci consentirebbero di agganciare la Reggina al quint'ultimo posto, ma un ko complicherebbe di nuovo i nostri piani. Quindi dovremo giocare con attenzione e grande umiltà". Appena due settimane fa il tecnico biancorosso parlava di quart'ultimo posto come grande obiettivo. Ora che l'ha raggiunto non rinnega quanto detto in precedenza: "I traguardi si tagliano alla fine e non a quattordici giornate dal termine del campionato. Le vittorie di Verona e Brescia sono state fondamentali: senza, il nostro cammino sarebbe compromesso. Però continuiamo a guardare avanti con grande lucidità. Ho fatto un po' di calcoli: la salvezza diretta è a 48 punti e per raggiungerla dovremmo mantenere una media da playoff. Quindi testa bassa e pedalare come sempre, pensando ad una partita per volta". La resurrezione del Vicenza s'è scatenata lontano dal Menti, ma per la salvezza occorre sbloccarsi in casa (ultima vittoria il 17 novembre): "Non deve però diventare un assillo - tiene a precisare Dal Canto - Col Sassuolo abbiamo giocato una gran partita e riconquistato una buona fetta di pubblico. Avendo i tifosi dalla nostra parte tutto può diventare più agevole. Ma, ripeto, non facciamone un tabù che porta paure".