Vicenza da battaglia e Menti ritrovato. Feeling dei tifosi con la squadra, ora tocca a Maran
Domenica 20 Marzo 2011 alle 13:10 | 0 commenti
Il finale di Vicenza-Novara ripropone uno dei tanti "misteri" del calcio. Il presunto fallo di Cellini sul portiere novarese in occasione del gol decisivo di Bastrini non è stato visto dall'allenatore biancorosso Maran, mentre il collega piemontese Tesser nel dopo gara era una furia. Il tecnico del Vicenza questa volta non vuole commentare gli episodi e si gode una delle migliori prestazioni stagionali della propria squadra; invece Tesser lamenta un trattamento arbitrale da piccola squadra che incontra una grande (guarda qui la Photo Gallery, a seguire interviste a Morosini e Botta, n.d.r.).
La verità ? Forse sta nel mezzo. Ciò che colpisce è il ripetersi, partita dopo partita, di commenti diametralmente opposti da parte dei tecnici. Il Torino di Lerda due settimane fa al Menti aveva perso e non aveva fatto una grande figura, eppure il tecnico granata (subito dopo esonerato) in campo aveva visto solo la sua squadra: ovviamente la sua. Insomma ognuno tira acqua al suo mulino e troppo spesso l'obiettività , che in questo caso fa rima con sportività , va a farsi benedire. Forse sarebbe meglio (e Tesser ha ammesso che stava anche pensandoci su) che gli allenatori nei dopo partita talvolta non parlassero e rimandassero l'appuntamento con la stampa al giorno dopo, quando la rabbia è sbollita, o almeno si spera. In campo, la rabbia, quella agonistica, quella di chi fino all'ultimo vuole arrivare al risultato, l'ha dimostrata sicuramente più il Vicenza rispetto al Novara. Sul prato del Menti i biancorossi hanno messo quel mix di gioco corale e determinazione che tanto piace ai tifosi, i quali hanno difatti risposto in modo caloroso accompagnando i loro beniamini verso il successo. Il tifo si scalda quando i protagonisti in campo dimostrano di non volersi fermare di fronte ai propri limiti, ma di cercare in tutti i modi di rendere possibile ciò che sembra impossibile. Si è creata insomma quella sintonia totale tra pubblico e giocatori che può rivelarsi portatrice di altre soddisfazioni. Totale ancora no, perché il feeling tra tifoserie e allenatore non è ancora emerso. Mai sentito un coro per il tecnico trentino, ma la primavera è appena iniziata.
La squadra dimostra di star bene, in avanti Maran ha l'imbarazzo della scelta tra Cellini, Misuraca e Tulli, perché tutti e tre secondo il mister sono in forma e quindi potenziali titolari. Neanche il tempo di godersi la vittoria che martedì si torna ad Ascoli per il recupero della gara rinviata per pioggia tre settimane fa. Un'occasione d'oro per rendere un po' più reale il sogno playoff.
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