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Vicenza: consiglio immigrati e rappresentanza permanente in consiglio comunale

Di Redazione VicenzaPiù Domenica 12 Giugno 2011 alle 18:49 | 0 commenti

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Tomaso Rebesani, coordinatore provinciale Sinistra Ecologia e Libertà  -  Sinistra Ecologia Libertà di Vicenza è pienamente d'accordo con il Sindaco di Vicenza Achille Variati che ieri, in occasione della Festa Multietnica 2011 organizzata dall'Unione Immigrati, ha dichiarato dopo anni di silenzio delle nostre istituzioni locali la necessità di una rappresentanza istituzionale degli immigrati che risiedono nel nostro Comune.

In molte città d'Italia la cosa esiste da tempo e ci colpisce da tempo che una delle provincie del Veneto a più alta percentuale di immigrati non si sia posta il problema della loro partecipazione alla vita democratica della città.

Per questo già da alcuni mesi Sinistra Ecologia e Libertà ha fatto avere al Sindaco una proposta di delibera, frutto di un approfondito lavoro su esperienze analoghe in giro per l'Italia, in cui si stabilisce nel dettaglio le modalità di elezione di questa rappresentanza. Questa proposta costruita con l'Unione Immigrati e con le varie comunità di stranieri che risiedono nella nostra città poggia sui due pilastri fondamentali:

- gli immigrati devono eleggere un loro consiglio, un Consiglio degli Stranieri, a suffragio universale diretto tra tutti i residenti nel Comune, superando le logiche nazionali, avendo cioè la possibilità di presentare alle elezioni liste miste con esponenti di nazioni diverse. Ovviamente va salvaguardata poi tramite dei correttivi una rappresentanza di tutte le aree geografiche principali a cui appartengono gli stranieri residenti a Vicenza;

- il Presidente del Consiglio degli Immigrati deve essere invitato permanente del Consiglio Comunale di Vicenza con diritto di parola sulle politiche che toccano direttamente la vita degli stranieri del Comune di Vicenza.

Questo secondo elemento è particolarmente importante perché evita che si crei l'ennesima consulta o commissione che si riunisce, ma non conto di fatto nulla. Non ci sono altre strade che permettano una fruttuosa convivenza tra i vicentini e gli stranieri che da anni vivono e lavorano qui, se non quella di confrontarsi direttamente con loro, con le loro culture ed i loro bisogni, mettendoli in dialogo con la nostra cultura ed i nostri bisogni. Chiusure di stampo medioevale come quelle che emergono dalle dichiarazioni dell'onorevole Dal Lago sono solo la testimonianza di gruppi dirigenti politici fuori dal tempo e dalla storia: mentre questi divagano delle dogane da introdurre lungo i confini della Padania, la nostra economia e la nostra società scivolano inesorabilmente verso l'insignificanza nel panorama mondiale. Siamo ormai ai margini delle decisioni che contano anche grazie a 10 anni di governo dove il partito della Signora Dal Lago ha avuto un ruolo ed un'influenza determinanti. Il mondo si muove in tutt'altra direzione e l'Italia non si può permettere di precipitare nella preistoria ignorando le trasformazioni profonde che stanno attraversando il mondo intero mentre qualcuno vorrebbe far resuscitare il popolo dei Cimbri.

Per questo Vicenza deve essere proiettata verso il futuro, e in questo futuro chi è nato a Vicenza e chi vi è arrivato per lavorare, per scappare dalla miseria e dalla guerre sono destinati a lavorare insieme, a fare comunità insieme, ed i loro figli e nipoti faranno già parte di un unico popolo.

Per guidare questo processo e non subirlo, Vicenza deve dotarsi di questo Consiglio degli Immigrati ed il loro Presidente deve essere invitato permanente del nostro Consiglio Comunale, con la possibilità di dialogare direttamente, dotato degli strumenti necessari, con tutta la struttura amministrativa cittadina. In questo modo potremo compensare un carenza culturale e legislativa per cui ci sono migliaia di persone che risiedono e lavorano a Vicenza, ma non partecipano all'elezione dei suoi rappresentanti istituzionali.

E' ora che ci diamo da fare e rapidamente, innanzitutto per garantire in futuro una comunità ricca e coesa nella nostra città.

 

Tomaso Rebesani, coordinatore provinciale Sinistra Ecologia e Libertà


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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