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Cassingena: orgoglio Vicenza, Dal Canto super, ai tifosi non c'è bisogno di fare appelli

Di Filippo Zenna Venerdi 1 Marzo 2013 alle 15:58 | 0 commenti

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E sulle questioni societarie: "Spero che Dalle Rive tiri su la cordata per garantire un futuro migliore" 

Il Vicenza risorto, il sorriso ritrovato. Dario Cassingena, amministratore delegato dei biancorossi, dopo mercoledì sera ha ripreso a respirare tirandosi fuori dalla zona retrocessione diretta. Come una lunga immersione nel mare profondo, con la paura di non uscirne più. Invece i biancorossi non sono più in apnea, ora galleggiano e lunedì sera, chissà, potrebbero attraccare la terra ferma.

"Adesso ci vuole ancora più concentrazione di prima. Siamo emersi con orgoglio da una lunga fase di crisi, ormai ci davano per morti. Ed invece in tanti hanno dovuto ricredersi. Per noi s'è ridotto un po' lo stress, ma il percorso per salvaguardare la serie B è ancora lunghissimo". Il Bari è una gara spartiacque - "Arriveranno qui con tanta rabbia" - ma la fiducia del Vicenza è diventata di ferro: "Ci auguravamo di tirarci fuori dai guai, però onestamente non pensavamo di arrivare a questa partita in condizioni di vantaggio rispetto al Bari. Cristallini e Dal Canto hanno fatto davvero un lavoro eccezionale". Il primo ha rivoluzionato l'apparato tecnico nel mese di gennaio, il secondo ha trasferito al gruppo l'umiltà che solo i grandi sanno avere: "Di Cristallini avevamo ed abbiamo una fiducia immensa: è sempre stato impeccabile nella scelta degli uomini. Certo, qualche errore tecnico ci può stare, capita magari di prendere un calciatore in un'annata no, ma il nostro direttore tecnico valuta sempre con grande attenzione l'aspetto umano. È per questo che è stato scelto Dal Canto per la successione di Breda: è un ragazzo molto intelligente, determinato, tenace. A Padova in un anno e mezzo ha ottenuto discreti risultati, a noi ha fatto subito un'ottima impressione". In cima alla lista dei desideri c'era, però, Valter Novellino: "Vero, è stato il nostro primo contatto. Lui ci chiedeva garanzie, la trattativa s'inceppò poi sulla questione del terzino sinistro, ma probabilmente era un alibi perché non se la sentiva. Noi cercavamo uno esperto, ma allo stesso tempo portatore di motivazioni forti". Dal Canto ci è riuscito, con l'ausilio - va detto - di un gruppo meraviglioso, nato in pochi giorni, cementificato dalla voglia di riscatto di ognuno dei nuovi arrivati: "Vero è - spiega Cassingena - che le squadre si fanno a giugno e che spesso le rivoluzioni di gennaio non portano a nulla. Ma noi siamo andati su obiettivi mirati, su calciatori forti tecnicamente e soprattutto con grosso spessore caratteriale. Ciaramitaro, Cinelli, Tiribocchi, Bojinov, Milanovic, Bellazzini, Bremec: son tutti personaggi autorevoli che han permesso ad un organico già valido di fare il salto di qualità". Contro lo scetticismo generale, per spazzar via le tante nubi che a gennaio coprivano il cielo biancorosso. Probabilmente anche Rino Dalle Rive avrà fiutato l'aria nuova e meno rarefatta. E chissà che non ritorni a bussare alla porta di Cassingena: "Me lo auguro davvero. Spero vivamente che riesca a tirar su la famosa cordata così da garantire al Vicenza un futuro migliore rispetto al presente". Poi la testa va al Bari, a lunedì sera, alla voglia di sfatare il tabù del Menti: "È arrivata l'ora di tornare a gioire in casa. Meritavamo il successo già contro il Sassuolo e l'avremmo ottenuto se l'arbitro non avesse chiuso entrambi gli occhi sul contatto tra Bellazzini e Pomini. Speriamo di rifarci con gli interessi". Niente appelli al pubblico, semplicemente perché non ce n'è bisogno: "Sarei solo retorico se chiamassi a raccolta il tifo. I dati parlano chiaro: abbiamo uno zoccolo duro di 5000 persone, nonostante i risultati negativi abbiamo la terza tifoseria più numerosa della B ed è bastato vincere due partite perché contro il Sassuolo lo stadio si riempisse. Siamo pur sempre il Vicenza e di questo ne siamo fieri". 


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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