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Vicenza calcio, Dal Canto: con la Ternana è crocevia. Cunico: il futuro è adesso

Di Filippo Zenna Venerdi 15 Marzo 2013 alle 18:10 | 0 commenti

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Il futuro è adesso: vale per Dal Canto, vale per la società che s'esprime attraverso le dichiarazioni del vice-presidente Gian Luigi Polato e di Tiziano Cunico, fresco d'elezione al trono del club biancorosso. L'intenso venerdì nel ventre del Menti viene inaugurato dal tecnico di Castelfranco Veneto, che attende la Ternana come fosse l'appuntamento più importante della stagione: "È un crocevia - riconosce - e non possiamo fallire questa partita". Come se non esistesse altro.

Nemmeno nelle esposizioni di presidente e vice-presidente. Polato introduce Cunico, Cunico fa un salto nel passato, poi vien frenato quando si deve parlare di futuro. Lui stesso aveva inaugurato la conferenza dicendo: "Vedo un raggio di luce in fondo al tunnel". Ma quando si affronta l'argomento della cessione societaria, Polato stoppa tutti: "Dobbiamo dare messaggi di compattezza e serenità a tutto il gruppo. Parlare di questi argomenti, nel giorno della presentazione ufficiale del presidente, potrebbe risultare destabilizzante". Più che un monito è un'imposizione: "La salvezza è e deve essere il nostro unico grande obiettivo". Stop. Cunico allora è presidente - "Convinto e preparato: ho fatto una gavetta di nove anni" - con pieni poteri e voce determinante nel consiglio d'amministrazione. Però resta anche il delegato unico per la cessione del club. Una precisazione la fa: "Sento ancora dire in giro che questa proprietà non vuole cedere il testimone: è un'assurdità. Il problema è che in tanto tempo non ci sono mai state persone che dessero garanzia di continuità". Vien da incalzare sulla questione, da capire il più possibile perché - come dichiarato dallo stesso Cunico in apertura di conferenza - "non è un momento facile", perché il futuro è appeso anche alle trattative di cessione. Ma alla vigilia della Ternana e nel giorno della presentazione ufficiale del nuovo presidente non si deve pensare ad altro. Polato s'impone con eleganza, Cunico segue a ruota con sorriso ed approvazione: "Sposo in pieno quanto afferma il vice presidente". Ed allora sotto con la Ternana, facendo finta che il futuro sia tutto nei novanta minuti - comunque determinanti - di domani. La partita non è semplice. Lo spiega il tecnico Alessandro Dal Canto: "Affronteremo un avversario molto simile a noi: non segna tanto, ma subisce pochissimo". Però c'è tanta convinzione nelle parole dell'allenatore biancorosso. Convinzione che il tabù del Menti possa finalmente essere infranto: "In casa dobbiamo costruirci la salvezza e poi la continuità è fondamentale per una squadra che deve rincorrere. Sarà una gara impegnativa, ma dovremo provarle tutte per portarci a casa i tre punti. Sarebbe un grosso passo in avanti e ributterebbe nella zona calda la stessa Ternana". Sulle scelte di formazione il solito mistero: "Ho diverse possibilità, soprattutto a centrocampo ed in attacco. E questo non può far altro che bene. Inoltre, siamo attesi da un altro tour de force con tre gare in una settimana: un po' di calcoli è necessario farli". I convocati sono venti: manca Gentili, ma c'è Rigoni che Dal Canto definisce "pronti per la partita". Un colosso in più in mediana, un nuovo punto interrogativo sugli equilibri di regia con Castiglia, Cinelli, Ciaramitaro e lo stesso Rigoni in corsa per due posti. In attacco potrebbe giocare Giacomelli al fianco di Bojinov: soluzione pensata da Dal Canto per provare a sorprendere in velocità gli umbri. Ma son solo supposizioni che è impossibile confortare con le indicazioni di campo causa rifinitura a porte chiuse. Dettagli di poco conto. Conta il gruppo per Dal Canto. Domani più che mai. Perché domani è il futuro. Guai a guardare oltre.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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