Vicenza Calcio, 114 anni a rischio ma da Vi.Fin. tutto tace
Venerdi 12 Maggio 2017 alle 15:22 | 0 commenti
Niente da fare, la situazione in casa biancorossa non cambia. Nonostante o forse a causa del momento critico che il Vicenza Calcio sta attraversando la società di via Schio non lascia filtrare nulla. Un silenzio assordante che resiste nonostante le critiche mosse da più voci ai vertici del Vicenza e ai soci di Vi.fin spa. Il vulcanico presidente Alfredo Pastorelli resta per il momento al suo posto, in un inedito silenzio, arroccato in una posizione di forza rispetto agli altri soci ma sempre più debole rispetto ad una piazza che in lui aveva creduto. Le notizie dal campo sono queste: Vincenzo Torrente, giovedì ha fatto saltare la prevista doppia seduta di allenamento, la squadra si è ritrovata dunque solo il pomeriggio per prepara la difficile trasferta di Cittadella.
Un cambio del programma non ben giustificato dalla società ma che può comunque rientrare nella quotidianità di una squadra di serie B. ed è forse proprio questo ciò che serve ai biancorossi: silenzio, concentrazione lavoro per tentare di fare l'impresa. Insomma, la rivoluzione può attendere, ma non troppo. Una città intera infatti guarda avanti, quasi che la difficoltà del momento non sia importante. Il futuro effettivamente sembra assai peggiore. Facile fare il punto: se sarà retrocessione il Vicenza, per come lo conosciamo, sarà morto. I conti sono facili da fare: dall'inizio della sua avventura Pastorelli ha gestito la società in prima persona riuscendo ad imporsi, nonostante i litigi, sui gli altri soci di Vi.Fin. Una forza ostentata anche dopo il procedimento legale che sarebbe stato avanzato dall'ex responsabile del settore giovanile Antonio Mandato e che si basa, però, su uno scarno 20,52% di azioni. Pastorelli comanda, dunque, ma non ha i soldi per salvare il lane. Non da solo almeno. Il debito ereditato dalla passata gestione era di 18 milioni di cui quasi sette di Iva. Debito spalmato negli anni, ma al prossimo 16 giugno ci saranno comunque da pagare 2,4 milioni di euro. Non pochi per una squadra che è ad un passo dalla retrocessione. Ecco perché il futuro preoccupa più del quotidiano. Lo sanno tutti: la Lega Pro significa fallimento. Dai soci di Vi.Fin, però, restano in silenzio.
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