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Vicenza, Baldo: c'è la necessità di un Assessore ai Servizi sociali

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 24 Maggio 2013 alle 14:37 | 0 commenti

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Riceviamo da Italo Francesco Baldo  e pubblichiamo.

In tutti i Comuni d'Italia uno degli Assessorati più importanti per la sua visibilità è quello ai Servizi Sociali, che ha competenze  decisive nella vita talora difficile dei cittadini. La sua  presenza e soprattutto attività qualificano un'amministrazione comunale e certificano la sua efficienza nel  sovvenire ai bisogni della cittadinanza (nella foto una tunisina ricevuta dal dirigente comunale di settore, ndr). La legge 328 del 2000, una legge cornice, definisce il profilo complessivo delle politiche sociali e richiede la creazione di una rete integrata di interventi e servizi sociali.

L'obiettivo è quello di generare una nuova cultura ed una nuova pratica sociale che siano capaci di mettere in campo più opportunità - servizi, trasferimenti economici, buoni servizi a sostegno delle persone e delle famiglie. Ciò secondo due principi fondamentali
1.Il coordinamento e l'integrazione dei servizi sociali con gli interventi sanitari e dell'istruzione, unendoli a politiche attive di formazione e di avviamento e reinserimento al lavoro
2. Concentrazione e cooperazione tra i diversi livelli istituzionali e tra questi ed i soggetti operanti nel terzo settori, le organizzazioni sindacali , le aziende sanitarie locali.
Come si può comprendere un buon programma per un Assessore ai servizi sociali. Purtroppo a Vicenza non abbiamo un Assessore ai Servizi Sociali, esiste l'Assessorato, ma non l'Assessore. Ciò comporta difficoltà anche di identificazione, di riferimento, di comprendere a quale responsabile fare riferimento. Certo, si potrà dire, basta andare agli uffici dell'Assessorato ma la democrazia è anche riferimento di persone, non come rapporti privatistici, ma sempre nell'ambito della visione politica. A Vicenza tutto ciò non esiste. Indagando con il lanternino abbiamo scoperto che colui che si dice sia stato delegato dal Sindaco uscente, per buona fortuna, ad occuparsi dell'Assessorato ai servizi sociali, abbia rifiutato il titolo, a mio avviso molto onorifico, di Assessore ai Servizi sociali per sostituirlo con quello di "alla pace e alla famiglia". Le ragioni di questa nuova dicitura non sono mai state molto chiare in relazione alle deleghe assegnate dal Sindaco Variati, sempre uscente.Ci hanno raccontato che sono in connessione alle vicende del No Dal Molin e anche degli scontri con la polizia dei manifestanti, che l'Assessore alla pace ha difeso. Forse è questa la convivenza civica e il bene civile di cui parla nel suo sito. Ma questo è comprensibile, anche se non compatibile, dato che nessuno ha ben capito che cosa l'Assessore intenda per "pace", quella hegeliana o quella di Ch. Thomasius quella platonica o quella fredda alla siberiana. Incomprensibile invece quel "alla famiglia". Non s'intende a quale concetto di famiglia si faccia riferimento, quello di cui parla la Costituzione della Repubblica Italiana, art. 29, o altro tipo, magari più postmoderno ossia quello indicato sempre nel sito dell'assessore, la famiglia anagrafica di cui l'ULSS dovrebbe riconoscere i diritti, Mi risulta che i diritti siano riconosciuti dallo Stato e non da un organismo inferiore e dipendente dallo Stato, ma sono quisquiglie da analista. Insomma un Assessore che dichiara di aver ideato e progettato questo o quello, ma poi come il sempre uscente Sindaco, poco di concreto. Vi è stato un Convegno sui Corpi Civili di pace, di cui nessuno ha quasi saputo nulla e che nemmeno dalla grossa pubblicazione si comprende che cosa c'entrino con Vicenza. La richiesta di abolizione di una legge regionale a favore delle persone con disabilità? Qui il Sindaco ha fatto una cosa grandiosa: ha salvato il suo Assessore dal pasticcio in cui si era cacciato, in modo da essere, come sempre, solo lui il referente anche dei servizi sociali. Per i problemi veri, prostituzione, spaccio, accattonaggio, ecc. che cosa ha fatto l'Assessore? Nulla perché lui si occupava di pace e di famiglia.
Un compito vero per la prossima amministrazione comunale è quella di nominare un vero Assessore ai Servizi sociali e soprattutto con conoscenza, competenza e abilità nell'affrontare i problemi e prospettare, non cartacee, soluzioni, come richiesta dalla legge 328. 


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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