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Vicenza Jazz, prologo con Kurt Rosenwinkel Trio

Di Redazione VicenzaPiù Martedi 4 Maggio 2010 alle 06:45 | 0 commenti

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New Conversation - Vicenza Jazz  -  Giovedì 6 maggio (con inizio alle ore 21:30) prenderanno il via gli appuntamenti musicali del Panic Jazz Cafè Trivellato al Teatro Astra di Vicenza, con il concerto del trio del chitarrista statunitense Kurt Rosenwinkel (foto di Lurdes Delgado), che sarà affiancato dalla ritmica magistrale formata da Eric Revis (contrabbasso) e Rodney Green (batteria). Il concerto di Rosenwinkel farà da prologo rispetto all'avvio ufficiale della quindicesima edizione del festival New Conversations - Vicenza Jazz, che avrà luogo venerdì 7 maggio con l'atteso concerto di Richard Galliano al Teatro Olimpico.

Lo spazio del Teatro Astra continuerà a offrire ogni sera sino al 15 maggio uno o, più spesso, due concerti con artisti di punta del panorama jazzistico internazionale e nazionale. Sarà un vero ‘controcanto' d'alto profilo musicale, che sosterrà la programmazione dei concerti di prima serata in teatro di Vicenza Jazz. Lo spazio del Panic Jazz Cafè Trivellato conferma il suo ruolo di situazione after hours in cui la musica proseguirà sino a tarda notte. Come già lo scorso anno, i concerti si terranno nel giardino all'aperto del Teatro Astra (solo in caso di cattivo tempo la musica si sposterà all'interno del teatro).
Prendono il via anche i concerti nei locali cittadini, che accompagneranno in gran numero l'edizione 2010 di Vicenza Jazz: al Bar Smeraldo (ore 19) ci sarà il trio Gaudino-Dal Bo-Soldano, al Moplen (ore 19:30) il Marco Palmieri Trio, al Degusto (ore 21) il Quartetto Maledetto, al Borsa Caffè (ore 21) il Sidol Brass-Quintet.
Vicenza Jazz è organizzato dal Comune di Vicenza, in collaborazione con la Regione Veneto, il Ministero per i beni e le attività culturali, con l'importante contributo del main sponsor Trivellato - Mercedes Benz e grazie al sostegno di A.I.M., Confcommercio Vicenza, Fondazione Cariverona e Panic Jazz Club.
Nato a Philadelphia nel 1971, Kurt Rosenwinkel si trasferisce a Boston per studiare al Berklee College of Music. È qui che viene scritturato da Gary Burton. In seguito entra a far parte della Electric BeBop Band di Paul Motian e nel 2001 si trasferisce a New York, dove ha modo di sviluppare la propria concezione musicale suonando regolarmente in club come lo Small's e collaborando con Brad Mehldau, Larry Grenadier, Avishai Cohen, Jorge Rossy...
Incide il suo primo CD per la Fresh Sound New Talent, un'etichetta spagnola che ha saputo cogliere l'importanza della nuova scena newyorkese prima ancora che i suoi protagonisti si trasformassero in star mondiali. Ma è con la scrittura per l'etichetta Verve che il suo nome fa un salto in avanti nell'agenda del jazz internazionale. Nel 2000 incide il primo degli album pubblicati con la Verve, The Enemies of Energy, seguito poi da diversi altri, tra i quali spiccano Heartcore (2003) e Deepsong (2004). Al fianco di Rosenwinkel, nelle sue prove da leader, si possono ascoltare assi del jazz contemporaneo come Mark Turner, Ben Street, Jeff Ballard, Joshua Redman...
Sul palco del Panic Jazz Café Trivellato, Rosenwinkel presenterà l'ultima evoluzione della propria musica, così come l'ha espressa nel suo più recente album, Reflections. Il nuovo lavoro di Rosenwinkel torna alle radici più genuine del jazz, concentrandosi sugli standard.
Se già i concerti al Panic Jazz Cafè Trivellato dell'edizione 2009 di New Conversations avevano destato meraviglia per il livello della programmazione, quest'anno Luca Berton, titolare del Panic Jazz Club di Marostica e curatore del cartellone del Panic Jazz Cafè Trivellato, ha superato se stesso. Grazie anche al main sponsor del festival, Trivellato - Mercedes Benz, le dieci serate potranno giocare continuamente carte vincenti, servite con un inventivo senso della programmazione.
Dopo l'appuntamento con Rosenwinkel, la programmazione del Panic Jazz Cafè Trivellato proseguirà venerdì 7 con il gruppo della celebre cantante Nicky Nicolai che comprende anche il di lei non meno famoso sassofonista Stefano Di Battista.
Un'altra punta di diamante del jazz italiano arriverà sabato 8: l'ancora giovanissimo ma sempre più magistrale sassofonista Francesco Cafiso, che porterà il suo Island Blue Quartet, per l'occasione ampliato dalla presenza di Stefano Bagnoli.
Domenica 9, il Rolling Stones Project porterà al Teatro Astra una ventata di jazz-rock eseguita da una all-stars nella quale spicca la presenza di due musicisti celebri per la loro lunga militanza proprio coi veri Rolling Stones: il bassista Darryl Jones e il cantante Bernard Fowler. Domenica 9, inoltre, lo spazio del Panic Jazz Cafè Trivellato al Teatro Astra sarà aperto anche di pomeriggio (dalle ore 15), per ospitare un concerto che celebrerà il ventennale della Scuola di Musica Thelonious.
Da lunedì 10 sino alla conclusione del 15 maggio, tutte le serate offriranno due concerti, il primo dei quali sarà sempre affidato a un super trio composto da Søren Kjærgaard (pianoforte), Ben Street (contrabbasso) e Andrew Cyrille (batteria): il Panic Jazz Cafè Trivellato avrà dunque quest'anno una sua house band, una formazione residente il cui livello qualitativo la dice lunga sulle scelte di prestigio di questa programmazione. Il secondo gruppo in programma lunedì 10 sarà il quartetto del sassofonista francese (ma trapiantato negli States) Jerome Sabbagh. Questa band si fregia tra l'altro della presenza del chitarrista Ben Monder.
Martedì 11 si ritorna sulla pista del jazz rock, con il quartetto del trombettista Giovanni Falzone impegnato in un programma ispirato a Jimi Hendrix. Mercoledì 12, Benny Golson, uno dei colossi del sax tenore nonché uno degli autori più importanti del jazz moderno, suonerà accompagnato dal trio di Massimo Faraò. Giovedì 13 toccherà al trio del sassofonista Donny McCaslin completare la serata dopo la performance del trio Kjærgaard - Street - Cyrille. Venerdì 14 spazio alle leve emergenti della scena statunitense, con il quartetto del sassofonista Eli Degibri con Aaron Goldberg al pianoforte.
La locandina della serata di chiusura, sabato 15, lascia senza fiato per l'importanza della proposta musicale: il quartetto del sassofonista Kenny Garrett. Una chiusura di festival da fuochi (musicali) d'artificio.
Informazioni:
Comune di Vicenza - Assessorato alle Attività Culturali
Ufficio Cultura: tel. 0444 222101
Ufficio Festival: tel. 0444 221541
e-mail: [email protected] [email protected]
web: www.vicenzajazz.org
Prezzi concerti al Teatro Astra, Panic Jazz Cafè Trivellato:
9 e 15 maggio: euro 10
7, 8, 10, 11, 12, 13 e 14 maggio: euro 5
6 e 9 (pomeriggio) maggio: ingresso gratuito
Non è prevista la prevendita. I biglietti si potranno acquistare la sera stessa del concerto

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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