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Vicenza Jazz: lunedì Steve Coleman e Joe La Barbera

Di Redazione VicenzaPiù Sabato 7 Maggio 2011 alle 18:00 | 0 commenti

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New Conversations - Vicenza Jazz - Sarà una serata ricca di adrenalina jazzistica quella di lunedì 9 maggio a Vicenza. La sedicesima edizione di New Conversations - Vicenza Jazz mette infatti sulla carta tre concerti improntati al massimo dinamismo. Due saranno al Teatro Comunale (inizio ore 21): il trio all star formato da Joe Locke (vibrafono), Rosario Giuliani (sax) e Dado Moroni (pianoforte) condividerà il palco del teatro vicentino con una delle formazioni più rappresentative della modern jazz newyorkese, i Five Elements del sassofonista Steve Coleman (sax alto), ovvero Jonathan Finlayson (tromba), Jen Shyu (voce), Miles Okazaki (chitarra) e David Virelles (pianoforte e tastiere).

La band di Coleman porterà a Vicenza l'intensità ritmica del suo "Astronomical/Astrological music project".
Sarà invece il quartetto del contrabbassista Martin Wind a infuocare la serata del Panic Jazz Cafè Trivellato, nei Chiostri di Santa Corona (inizio ore 22). Della formazione di Wind, oltre a Scott Robinson (sassofoni) e Bill Cunliffe (pianoforte), farà parte uno special guest di assoluto rilievo, il batterista di fama billevansiana Joe La Barbera.
New Conversations - Vicenza Jazz 2011 è organizzato dall'assessorato alla cultura del Comune di Vicenza, in collaborazione con Aim Vicenza, Trivellato Mercedes Benz e con l'associazione Panic JazzClub, con il contributo della Regione Veneto e del Ministero per i beni e le attività culturali, oltre che con il sostegno di Intesa Sanpaolo, Confcommercio Vicenza, Confindustria Vicenza e molti altri sponsor.
La figura di Steve Coleman, chicagoano classe 1956, è senza ombra di dubbio una delle più avvincenti e affascinanti della musica contemporanea. Il suo nome è indissolubilmente legato al collettivo M-Base, di cui fu co-fondatore e alla cui estetica fanno riferimento i Five Elements. Per profondità e radicalità di linguaggio, il suo percorso creativo è stato paragonato alle rivoluzioni di Parker e di Coltrane.
Approdato al sax alto dopo un breve interesse per il violino, Coleman ha trovato in Parker, Rollins e Coltrane i primi modelli cui riferirsi. Importanti per la sua crescita musicale furono anche i veterani della scena chicagoana dei suoi anni di formazione: Von Freeman, Bunky Green, Gido Sinclair. Trasferitosi a New York ebbe la possibilità di collaborare con le big band di Thad Jones e Mel Lewis, di Sam Rivers e di Cecil Taylor. A quel periodo risalgono anche una serie di importanti collaborazioni come sideman: Dizzy Gillespie, David Murray, Dave Holland, Michael Brecker, Abbey Lincoln. Coleman si interessa anche alla musica tradizionale africana, specialmente a quella dell'antico Egitto.
L'ultimo lavoro discografico dei Five Elements di Coleman è Harvesting Semblances & Affinities, del 2010, in cui la ricerca del sassofonista si spinge fino a rielaborare in musica le teorie del filosofo medioevale Ramon Llull (per noi Raimondo Lullo).
Punti di forza del trio formato da Joe Locke, Rosario Giuliani e Dado Moroni sono il perfetto amalgama delle voci, spiccatamente individuali, dei tre solisti e nell'elegante musicalità del materiale sonoro. Già attivo da alcuni anni, il trio ha recentemente pubblicato CD Stepping on Stars, registrato nel corso di Umbria Jazz 2009.
Il vibrafonista Joe Locke, tra i principali virtuosi del suo strumento in campo jazzistico, è nato a Palo Alto, in California, e ancor prima di uscire dalla High School aveva già suonato con musicisti quali Dizzy Gillespie, Pepper Adams e Mongo Santamaria. Trasferitosi a New York nel 1981, si è esibito con Grover Washington Jr., Kenny Barron, Dianne Reeves, Bob Berg, Ron Carter, Mingus Big Band, Randy Brecker, ma anche con musicisti rock quali Rod Stewart e i Beastie Boys.
Rosario Giuliani (Terracina, 1967) si è imposto al pubblico e alla critica internazionale per il suo talento vigoroso e la sua rilettura, originale e istintiva, di modelli imprescindibili per ogni sassofonista di jazz quali Charlie Parker, Cannonball Adderley, John Coltrane. La vittoria del premio dedicato a Massimo Urbani, nel 1996, bissata l'anno successivo con l'Europe Jazz.
Contest (miglior solista e miglior gruppo), gli hanno aperto una serie di importanti collaborazioni con musicisti italiani (Enrico Pieranunzi, Enrico Rava, Franco D'Andrea) e internazionali Charlie Haden, Gonzalo Rubalcaba, Cedar Walton, Phil Woods, Kenny Wheeler e poi Mark Turner, Bob Mintzer, Biréli Lagrène e Richard Galliano.
Edgardo ‘Dado' Moroni (Genova, 1962) è il pianista jazz italiano più noto negli Stati Uniti. Musicista precocissimo, già a quattordici anni suonava con il gruppo di Tullio De Piscopo, per Molti anni ha risieduto a New York, collaborando con un numero spropositato di stelle del jazz: Dizzy Gillespie, Chet Baker, Roy Hargrove, Wynton Marsalis, Clark Terry, Randy Brecker, Freddie Hubbard, Joe Henderson, Ron Carter e Ray Brown... Aiutato da una tecnica brillante ma mai invadente, Moroni ha saputo sviluppare un suo stile personale senza mai perdere il legame con la tradizione.
Il quartetto di Martin Wind è un progetto relativamente recente. Varato nel 2007, ha all'attivo gli album Salt'n Pepper! (2008), e Get It? (2010), oltre al DVD Live at Jazz Baltica (2009). Il contrabbassista, nato a Flensburg, in Germania, nel 1968, si dedica inizialmente agli studi classici. Le sue collaborazioni in questo ambito sono tuttora prestigiose, essendosi esibito con Gidon Kremer, Christoph Eschenbach, Mstislav Rostropovich. Il suo album di esordio in campo jazzistico, Gone with the Wind, risale al 1993. Si trasferisce a New York nel 1996 per studiare alla New School - tra gli altri con Jim McNeely e Kenny Werner. Fin da subito entra nel ‘giro': collabora con Monty Alexander, Pat Metheny, Clark Terry, Mark Murphy, Slide Hampton, Toots Thielemans, Buddy DeFranco. A tutt'oggi Martin Wind ha all'attivo una decina di CD in veste di leader o co-leader, nei quali la sua idea di jazz raffinato e swingante si staglia con nitore.
A Vicenza Jazz, Martin Wind sarà affiancato da Joe La Barbera, batterista entrato nella memoria jazzistica per la sua presenza nel trio dell'ultimo Bill Evans. Nato a Mt. Morris, New York, nel 1948, si è formato al Berklee College di Boston. I suoi primi ingaggi professionali furono con Woody Hermann e Chuck Mangione. Tornato a New York ha suonato, come freelance, con Jim Hall, Phil Woods, Art Farmer, Gary Burton, Art Pepper, John Scofield, Toots Thielemans e Joe Farrell, prima di essere chiamato, nel 1978, nel trio di Bill Evans, in cui militò fino alla morte del pianista.
Informazioni:
Assessorato alla Cultura - Ufficio Festival
Palazzo del Territorio, Levà degli Angeli, 11 Vicenza
Tel.: 0444 221541 - 0444 222101
Fax: 0444 222155
e-mail: [email protected]
web: www.vicenzajazz.org
Prezzo concerto Teatro Comunale: intero euro 20 + d.p.; ridotto euro 15 + d.p.
Prezzo concerto Panic Jazz Cafè Trivellato: 5 euro compresa bibita
Riduzioni:
giovani fino ai 30 anni, over 60, associazioni culturali musicali, soci Touring Club Italiano, dipendenti Comune di Vicenza, dipendenti AIM
Prevendite:
- Biglietteria del Teatro Comunale, viale Mazzini 39, Vicenza;
tel. 0444 324442; [email protected]
martedì-sabato 15:30-18:30, martedì, giovedì e sabato anche 11-13:30
- on line: www.tcvi.it
- Filiali della Banca Popolare di Vicenza


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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