Vicenza Jazz: giovedì al Teatro Comunale il concerto di Maria Pia De Vito
Martedi 10 Maggio 2011 alle 12:56 | 0 commenti
New Conversations - Vicenza Jazz - Sarà la giornata di Maria Pia De Vito quella di giovedì 12 maggio alla sedicesima edizione del festival New Conversations - Vicenza Jazz. A lei sarà infatti affidata "carta bianca", per una serata nella quale la cantante partenopea offrirà una visione a largo raggio dei suoi progetti musicali.
Al Teatro Comunale di Vicenza (con inizio alle ore 21) la De Vito si esibirà inizialmente in solo, poi duetterà col chitarrista brasiliano Guinga, mentre il finale di serata vedrà sul palco il suo quintetto "Mind The Gap", di cui fanno parte Claudio Flippini (pianoforte), Roberto Cecchetto (chitarra), Luca Bulgarelli (contrabbasso) e Walter Paoli (batteria). Prosegue poi (con inizio alle ore 22) la carrellata di jazz newyorkese del Panic Jazz Cafè Trivellato presso i Chiostri di Santa Corona. Questa sera i riflettori saranno puntati sul chitarrista Julian Lage, del cui quintetto fanno parte Ben Roseth (sax), Aristides Rivas (violoncello), Jorge Roeder (contrabbasso) e Tupac Mantilla (percussioni).
Diversi altri appuntamenti arricchiranno poi la giornata festivaliera: il Conservatorio "A. Pedrollo" ospiterà un seminario con Maurizio Franco dal titolo "New York anni '20" (inizio ore 10:30) e poi, la sera, l'esibizione del Jazz Ensemble del Conservatorio (ore 21). Nel pomeriggio, gli appuntamenti saranno ai Chiostri di Santa Corona (ore 16-19) con il convegno internazionale "L'improvvisazione musicale e la musicoterapia", a cura del Centro Studi Musicoterapia Alto Vicentino, e alla Biblioteca Internazionale "La Vigna" (ore 18) con il concerto del quartetto del trombettista Massimo Donà (con Michele Polga al sax, Bebo Baldan alle tastiere e basso, Davide Ragazzoni alle percussioni).
New Conversations - Vicenza Jazz 2011 è organizzato dall'assessorato alla cultura del Comune di Vicenza, in collaborazione con Aim Vicenza, Trivellato Mercedes Benz e con l'associazione Panic JazzClub, con il contributo della Regione Veneto e del Ministero per i beni e le attività culturali, oltre che con il sostegno di Intesa Sanpaolo, Confcommercio Vicenza, Confindustria Vicenza e molti altri sponsor.
Anche quest'anno Vicenza Jazz lascia carta bianca a un'artista simbolo della scena jazzistica italiana. Dopo l'autoritratto a tutto tondo della passata edizione regalatoci dal batterista Roberto Gatto, è ora la volta di Maria Pia De Vito. Nata a Napoli nel 1960, la cantante si è via via affermata come una delle voci più originali e creative del panorama nazionale. La carriera della De Vito inizia nel 1976, dopo rigorosi studi di canto lirico contemporaneo, di arrangiamento e composizione. Nei primi anni Ottanta la De Vito si avvicina al jazz e ben presto si trova a collaborare con personaggi di primo piano nella scena nazionale (Paolo Fresu, Gianluigi Trovesi, Rita Marcotulli) e internazionale (John Taylor, Ralph Towner, Steve Swallow). Insofferente ai confini prestabiliti fra i generi, la De Vito ha costellato di sorprese la sua produzione musicale. Pur avendo affrontato, nei primi anni, il repertorio jazzistico in chiave be bop - e avendo approfondito di conseguenza la pratica dello scat - la cantante ha sempre mantenuto un forte legame con la tradizione partenopea, spingendosi senza riserve fino all'espressività estrema del free jazz e dell'avanguardia sperimentale. Così, tra i suoi progetti, quelli legati al repertorio napoletano (Nauplia, Fore Paese, Triboh) si affiancano a quelli più internazionali, come il trio con John Taylor e Ralph Towner. Da citare anche il fortunato progetto "So Right" (che gli valse anche un'intera pagina su Down Beat) dove rileggeva le canzoni di Joni Mitchell, e le indagini sulle relazioni tra linguaggio e corpo di "Phonè" o "Body at Work". Tra le sue collaborazioni più recenti vanno segnalate quelle con Joe Zawinul, Michael Brecker, Miroslav Vitous, Uri Caine, Kenny Wheeler, Art Ensemble of Chicago, Dave Liebman, Billy Hart.
Non va poi dimenticato l'ulteriore terreno d'azione che da sempre appassiona la De Vito: la rilettura in chiave improvvisativa della musica barocca svolta in compagnia del maestro Claudio Astronio in numerosi progetti, che hanno visto talora anche la partecipazione di Paolo Fresu.
Maria Pia De Vito coniuga eccezionali doti vocali e un'intensa ricerca sulla natura stessa della voce con una sensibilità acuta e multiforme, cosa che le ha permesso tra l'altro di vincere nel 2008 il popolare referendum della rivista Musica Jazz quale miglior cantante.
Seppur giovanissimo, il chitarrista Julian Lage (Santa Rosa, California, 1987) è già entrato stabilmente nel gotha del jazz. Quello di Lage è stato un talento assai precoce: a sei anni inizia a esibirsi dal vivo e a soli otto anni si esibisce al fianco di Santana. A tredici anni è sul palco dei Grammy Awards. Ma è grazie alla collaborazione ai progetti Generations (2004) e Next Generations (2005) del vibrafonista e instancabile scopritore di talenti Gary Burton che si impone sulla scena jazzistica internazionale. Il successo di "Sounding Point" (2009), primo Cd come leader, lo ha portato a esibirsi nei maggiori jazz festival. A Vicenza, Lage farà ascoltare anche i contenuti del suo secondo lavoro discografico, intitolato "Gladwell".
Informazioni:
Assessorato alla Cultura - Ufficio Festival
Palazzo del Territorio, Levà degli Angeli, 11 Vicenza
Tel.: 0444 221541 - 0444 222101
Fax: 0444 222155
e-mail: [email protected]
web: www.vicenzajazz.org
Prezzo concerto Teatro Comunale: intero euro 20 + d.p.; ridotto euro 15 + d.p.
Prezzo concerto Panic Jazz Cafè Trivellato: 5 euro compresa bibita
Riduzioni:
giovani fino ai 30 anni, over 60, associazioni culturali musicali, soci Touring Club Italiano, dipendenti Comune di Vicenza, dipendenti AIM
Prevendite:
- Biglietteria del Teatro Comunale, viale Mazzini 39, Vicenza;
tel. 0444 324442; [email protected]
martedì-sabato 15:30-18:30, martedì, giovedì e sabato anche 11-13:30
- on line: www.tcvi.it
- Filiali della Banca Popolare di Vicenza
Ingresso libero
- concerti alle Gallerie di Palazzo Leoni Montanari e al Conservatorio "A. Pedrollo"
- laddove non diversamente specificato
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