Vicenza, altro colpaccio a Brescia: eurogol di Brighenti, salvezza più vicina
Sabato 16 Febbraio 2013 alle 18:35 | 0 commenti
Parlare di miracolo sarebbe troppo. Parlare di impresa, invece, riduttivo. Il Vicenza si colloca a metà strada tra la sacralità del Rigamonti spezzata ed il profano del campo, dove non si moltiplicano i pesci, ma soltanto gli sforzi. Nuovo capolavoro costruito da Dal Canto in trasferta, nuovo tabù frantumato: dopo il Verona, pure il Brescia crolla in casa sotto i colpi dei biancorossi, che impacchettano il secondo successo di fila, rosicchiano altri due punti al Bari e non sono poi così tanto lontani dalla salvezza diretta (distante cinque punti).
Roba da allargare le braccia e decantare il Padre Nostro ad Alessandro Dal Canto per una nuova interpretazione impeccabile di gara. Un po' di fortuna sostiene il Vicenza, audace nel difendersi quasi come una squadra di rugby ed in grado di trovare il gol da tre punti con un missile di Brighenti, l'unico calciatore fuori ruolo, l'unico su cui insistevano dubbi alla vigilia per l'inedita posizione di terzino sinistro. Il vento è cambiato, il Vicenza ha saputo seguirne la scia. E ciò che prima sembrava tragico ora assomiglia ad una rimonta di facile portata. Non c'è Bojinov tra i blocchi di partenza (coppia d'attacco Tiribocchi-Malonga), ma non cambiano struttura tattica (4-4-2) e piano partita. Il Vicenza - come da anticipazioni dello stesso Dal Canto - parte schiacciato, cerca di chiudere i varchi, fa ostruziosimo tout court. E, proprio come a Verona, soffre tantissimo nelle fasi iniziali di gara, cavandosela per il rotto della cuffia nei primi 10 minuti: al 4' Martinelli salva sulla linea una girata di Caracciolo, al 10' Bremec viene graziato dal palo sul quale s'infrange il sinistro a giro di Budel. Tanto Brescia in avvio, poi la reazione biancorossa. Che arriva, a differenza di una settimana fa, in maniera molto più precoce. Già al 15' Ciaramitaro mette paura al Brescia con un destro da fuori, ma il vero diablo è Bellazzini, indemoniato sul settore di destra. Al 20' la sua conclusione viene respinta in corner da Arcari. La gara vive poi una fase di stanca. Così stanca da addormentare perfino Caracciolo. L'airone al 36' viene liberato a due metri da Bremec, ma di testa "spara" tra le braccia del portierone spagnolo. Nella ripresa Vicenza più incisivo. Il premio al 4': Bellazzini impegna Arcari in corner. Sugli sviluppi dell'angolo Brighenti con un collo destro dai 20 metri brucia il portiere del Brescia. Più che un gol è una magia: di quelle che vengono una o due volte al massimo in tutta la carriera. Il Brescia è ferito, Calori lo ridisegna con gli ingressi di Saba e Corvia per Mitrovic e Daprela. Lombardi a trazione anteriore con Scaglia addirittura in posizione da terzino. Dal Canto risponde cambiando i due attaccanti (per avere sempre capacità di pressione in prima linea) e poi rafforzando la fascia destra con Padalino. La mossa funziona ed il Brescia, pur in versione ultraoffensiva, non va oltre un sinistro alto di Corvia e un altro pericoloso di Scaglia (40'). Poi allo scadere, dopo il raddoppio fallito in contropiede da Bojinov, l'occasione della vita per i lombardi: cross teso di Sodinha, grande avvitamento di Corvia, parata monumentale di Bremec. Vale quanto un gol e consegna al Vicenza la seconda vittoria consecutiva. Ora la salvezza è una missione possibile
Il tabellino
BRESCIA 0
VICENZA 1
BRESCIA (4-3-1-2): Arcari; Zambelli, De Maio, Caldirola, Daprelà (8' st Saba); Lasik, Budel, Rossi (33' st Sodinha); Scaglia; And. Caracciolo, Mitrovic (8' st Corvia). A disp.: Cragno, Ant. Caracciolo, Benali, Finazzi. All.: Calori.
VICENZA (4-4-2): Bremec; Martinelli, Camisa, Milanovic, Brighenti; Bellazzini (29' st Padalino), Ciaramitaro, Cinelli, Semioli; Malonga (18' st Bojinov), Tiribocchi (23' st Giacomelli). A disp.: Pinsoglio, Laczko, Corticchia, Bessa. All.: Dal Canto.
ARBITRO: Nasca di Bari.
RETE: st 4' Brighenti
NOTE: spettatori 6mila circa. Ammoniti: Ciaramitaro (V), Budel (B), Lasik (B). Angoli 9-4 per il Brescia. Recupero: pt 0', st 3'.
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