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Viale Torino come via Anelli? Prc: non è così ma serve rivitalizzarla

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 5 Aprile 2013 alle 14:16 | 0 commenti

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Irene Rui, dipartimento politiche migratorie PRC-FdS di Vicenza - Viale Torino come via Anelli(?), forse non è proprio così. Chi transita per quella zona scopre innanzitutto un grigiore e una freddezza grazie ai palazzi che si ergono grigi e spenti sul quartiere e all'area dismessa della Domenichelli, demolita ma lasciata a se stessa; vede una forte presenza di stranieri fuori sui marciapiedi di via Firenze, dovuta anche allo stato di disoccupazione in cui versano o di precarietà del lavoro, ma anche alla presenza di esercizi nati per fornire i servizi da loro richiesti.

Un'area abbandonata a se stessa, isolata e poco illuminata di notte, dove i residenti stranieri hanno occupato il posto di quegli italiani emigrati in altre zone proprio per lo stato della zona, che è diventata appetibile meta di spacciatori e tossicodipendenti.
In via Torino dove, infatti, hanno sede uffici e attività di servizio, non esiste vitalità e questo certo non aiuta il quartiere, dove di note domina l'oscurità, e sembra la periferia degradata di tante grandi città. Fomentare, però, la paura per la presenza di immigrati, che precludono poi, con la loro sosta nei marciapiedi, il passaggio ai cittadini o pensare che non si può percorrere le vie a piedi o in bicicletta poiché sono in agguato probabili aggressioni è eccessivo. Almeno non ci risulta che sia proprio così.
Ciò nonostante rimane il disagio di un quasi ghetto, di cui i residenti si lamentano. La soluzione per questo problema non è certo con l'eccessivo uso della presenza di polizia, che potrebbe essere una soluzione momentanea, ma che non aiuta certo a debellare lo spaccio. Si dovrebbe forse, innanzitutto, rivitalizzare la zona, incentivare la presenza mista italiani e stranieri, con l'uso di mediatori culturali e sociali al fine di arrivare ad una integrazione-interazione tra cittadini; togliere gli elementi di degrado (che non sono certo i cittadini stranieri e le loro attività legali) trasformandoli in centri vivi e frequentabili dai residenti e dalla città, senza necessariamente porre nuovo cemento. Rendere quindi, il quartiere meno isolato, più a contatto con la città e questo può essere fatto anche con una trasformazione della viabilità, rendere il viale fruibile e non solo, un parcheggio. Per risolvere poi, la questione dello spaccio - dovuto non solo della morfologia del quartiere, ma anche allo stato lavorativo precario dei residenti in cui è facile cadere in stato di bisogno nell'illegalità - si dovrebbe utilizzare mediatori e assistenti sociali o anche volontari, che intervengono sul posto, al fine di aiutare i piccoli spacciatori e i clienti, a trovare un'alternativa alla microcriminalità o quanto meno disturbare il commercio.
Lodevole il lavoro fatto a loro rischio, dalle due eroine di viale Torino, queste però non devono essere lasciate sole dalle istituzioni, ma aiutate a risolvere la questione, che non è solo polizia da siringhe e stupefacenti, e intervento del nucleo operativo anti droga, ma anche sociale. Vi deve essere una sinergia tra le forze dell'ordine e il servizio sociale, poiché altrimenti il loro lavoro diventa poco utile.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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