Quotidiano | StranIeri, italiani oggi |

Viale Milano "specchio" della città di Vicenza. I ricordi dello storico barbiere tra De Sica, Rumor, belle auto e gli extracomunitari... Usa

Di Edoardo Andrein Martedi 15 Marzo 2016 alle 12:21 | 0 commenti

ArticleImage

Le trasformazioni di viale Milano sono lo specchio della città di Vicenza. La Vicenza della espansione dopo la guerra, del suo fascino culturale, del boom economico e delle crisi, dell'immigrazione e delle sue contraddizioni. Mentre sta tagliando i capelli ad un cliente, Gianni, lo storico barbiere di viale Milano, racconta alcuni aneddoti osservati da 65 anni dietro la vetrina della via. Sempre nella stesso posto, mentre fuori il mondo cambiava. 

"La storia di questa via inizia già negli anni '50, subito dupo la Seconda Guerra Mondiale: io avevo 14 anni e all'inizio c'erano al massimo 5-6 famiglie vicentine; poi la sua espansione demografica è arrivata con gli americani, ufficiali che lavoravano alla Caserma Ederle e negli altri siti militari nel vicentino. Ora di extracomunitari ce ne sono sempre tanti, ma di altro tipo...".
Dopo gli americani sono cominciati ad arrivare i "signori", la Vicenza bene di industriali e famiglie benestanti. Piazza dei Signori non era all'ombra della Basilica Palladiana, ma in quella via rinomata dove ricorda Gianni "si vedevano passare in continuazione belle macchine e nei bar si stava tranquilli all'aperto: al bar Kings venivano a prendere l'aperitivo da tutta la provincia".
Tra i clienti c'erano anche politici importanti:
"L'ex presidente del Consiglio Mariano Rumor veniva a tagliarsi i capelli qui, sempre e solo di domenica. Una volta si teneva aperto...".
E poi ci sono anche i grandi personaggi dello spettacolo che passavano.
"Vittorio De Sica (nella foto che ci ha mostrato scattata durante il taglio ndr) aveva molti amici e conoscenti a Vicenza e faceva tappa a a tagliarsi i capelli qui. Erano gli anni in cui aveva appena vinto due premi Oscar, era una star...".
Ma da quegli anni di "bellezza", la via ora è completamente diversa. Come la città di Vicenza. 
Alla fine il barbiere di viale Milano ci lascia con un pensiero guardando il suo caro amato specchio:
"Non è cambiata via, ma il mondo in generale". 


Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network